Autore Topic: Elezioni  (Letto 1966 volte)

Birik

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Elezioni
« il: Settembre 06, 2017, 08:51:48 »
Quando andremo a votare alle prossime elezioni, non ci importerà di sapere chi si sta mangiando l'Italia smantellando lo stato sociale, la pubblica istruzione, la sanità, chiuderemo gli occhi sulle mancate politiche per combattere le mafie, sulla mancanza di asili nido, sui contratti di lavoro sostituiti da stage e tirocini. No, voteremo chi chi si è saputo scagliare con più veemenza contro il negro usurpatore.

ectobius

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Re:Elezioni
« Risposta #1 il: Settembre 17, 2017, 06:22:15 »
E astenersi dal voto in massa?

Annabel

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Re:Elezioni
« Risposta #2 il: Settembre 24, 2017, 16:33:04 »
Voteranno i partiti di sinistra. Sveglio com'è il popolino... e tanto per non deludere il resto d'Europa. Voteranno i partiti di sinistra, uno piú fallimentare dell'altro, ma siccome la sinistra garantisce l'unica cosa che sa ormai garantire, cioè l'anarchia e il "viv'e futt" (licenza poetica), in massa continueranno a votarli.  Il negro in quanto tale non c'entra un claxson, e questo i politicanti sinistroidi lo sanno benissimo. Chi vota a Destra, come la sottoscritta, lo fa proprio nel tentativo di ripulire la società  dalla devastante sozzura determinata da 70 anni di dominio ideologico prima e politico attualmente, della sinistra. 
Purtroppo ormai la sinistra costituisce un grosso e grave problema per la civile convivenza sociale, non meno di quanto lo fosse il nazismo, perché non è piú al passo coi tempi; vive in un mondo tutto suo, avulso dalle cambiate esigenze dei cittadini di oggi. La sinistra è ormai come un vecchio che non essendo piú capace di comprendere la vita moderna, si rintana timoroso e ottusamente in sé stesso, attanagliato dai fantasmi del passato e prigioniero delle illusioni della sua giovinezza.
Occorrerebbe fare una profonda analisi dei principî su cui si basa la sinistra per rivedere, alla luce attuale, se e quali di essi sono ancora validi, e dare una svolta decisiva alla propria ideologia. Invece mi pare siano pochissimi gli intellettuali di sinistra capaci di affrontare coraggiosamente questo tema e svilupparlo. Perciò la sinistra è agonizzante anche se cerca di sferrare i suoi ultimi colpi di coda. Conscia della sua sorte, e pur di non morire, cerca di barcamenarsi come meglio può trascinando con sé nel baratro la società e la civiltà occidentale.
Riflettere, ragionare, affrontare e approfondire, coraggiosamente, ad uno ad uno i singoli temi, ripeto, alla luce attuale, dell'attuale capitalismo e della situazione geopolitica odierna, se è il caso di rivedere e ridiscutere i vecchi principî del progressismo, tanto caro alla sinistra.
L' umanità si trasforma, a volte progredisce, altre volte regredisce, la storia cambia, oggi come non mai perché fortemente influenzata dai progressi della scienza e della tecnologia e dallo stesso pensiero umano che tende sd evolversi, quindi le ideologie dovrebbero man mano adattarsi. Ecco perché le Destre avanzano; perché la sinistra non sa piú crescere.
Non so se è neppure giusto definirle propriamente "Destre". Anzi, alcuni movimenti all'avanguardia che stanno sorgendo, molto piú accorti, ricettivi e pronti verso le nuove esigenze della gente, vengono tacciati e appisitamente  stigmatizzati dalla sinistra  come "fascisti" od altri termini impropri e ridicoli.

Mi auguro di cuore, per il bene di tutti, anche degli stessi sinistri e per il futuro dei nostri figli e nipoti, che questa sinistra muoia quanto prima ma senza lasciate troppe rovine dietro di sé.

Astenersi dal voto in massa sarebbe una buona idea, ma cambierebbe qualcosa? Se non erro già gran parte degli elettori si astiene dal voto, è cambiato qualcosa?  Se nessuno ancora forse ha ben chiaro e fattibile un progetto nuovo da realizzare e condiviso almeno dalla maggior parte degli italiani, che rivoluzione, piú o meno pacifica, si può realmente pensare di concretizzare?

Siamo troppo divisi, con idee opposte, troppo ideologizzate o troppo frammentate e spesso inconcludenti, retaggio di un modo di pensare e di agire tipico della mentalità proveniente dalla sinistra, ed è indice ormai di debolezza, poiché non siamo piú capaci di costruire nulla, di portare avanti idee nuove e sostenerle a tutti i costi e con qualunque sacrificio  perché ognuno vuol far prevalere i propri interessi e non gli interessi di tutti.
La sinistra, non volendo, nel tentativo, seppur nobile, di emancipare le masse, ha finito oggi col regalarci il vuoto. Il vuoto esistenziale, valoriale, morale e politico.  La sinistra "progressista", l'unico progresso che sta favorendo attualmente è quello del neocapitalismo, distruggendo tutto ciò che di buono c'era e c'è della cultura occidentale.
Il discorso sarebbe molto lungo ed articolato da affrontare, mi limito ad accennare qualcosa.

Tutta l'Europa si trova ormai in una impasse politica, sia interna (direi anche economica) che estera, dalla quale non sa uscirne perché uscire non può se seguita a rincorrere e difendere l'ideologia di sinistra, la quale è giunta al suo capolinea mostrando le sue avvilenti contraddizioni entro le quali sta facendo marcire la civiltà europea, come un mostro impazzito che divora sé stesso.

Siamo ancora sicuri e convinti, ad esempio, che l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese, pur avendo aperto nuove strade per il miglioramento della società, non abbiano di fatto anche scardinato qualcosa di essenziale che invece andava preservato?

Siamo ancora convinti che per il bene dell'umanità si debba parlare e pretendere solo di Diritti e mai di Doveri?

La libertà è una gran bella conquista, ma lí, dove finisce la mia libertà e incomincia la libertà dell'altro, c'è un limite, una soglia, una soglia che non può rimanere vuota o arbitraria, ma deve necessariamente essere colmata da qualcosa di altrettanto solido e fondamentale: dai Doveri. Abbiamo (anche piú di una se vogliamo considerare quelle islamiche) la Carta dei Diritti fondamentali dell'Uomo; perché non abbiamo una Carta fondamentale dei Doveri dell'Uomo? Qualcosa non funziona più. Certo, prima vi erano quasi solo Doveri ed erano dettati dalle religioni, imposti dai despoti e dalle dittature. Accantonarli o metterli in secondo piano, sarà stato salutare, ma ora non piú. Finora ci è andata bene, ma adesso il meccanismo cigola, si sta inceppando, non funziona piú e rischia di rovinare tutto il lavoro buono, il progresso svolto finora.

Ed è qua che oggi la sinistra va a sbattere il muso sfracellandosi miserevolmente.
E, ripeto, spero che non rimanga a lungo agonizzante, che muoia quanto prima, prima che ci distrugga completamente senza piú possibilità di rialzarci. 
« Ultima modifica: Settembre 24, 2017, 16:56:07 da Annabel »

Birik

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Re:Elezioni
« Risposta #3 il: Settembre 27, 2017, 15:17:31 »
Alice Weidel  leader di AfD partito nazionalista di estrema destra che stava quasi per scalzare la Merkel. Omofoba ma omosessuale, xenofoba ma sposata con una cingalese, contro le adozioni gay ma madre adottiva di due bambini. E se non bastasse residente in Svizzera per nascondere le sue incongruenze e frodare il fisco teutonico. Questa è la nuova destra.

Annabel

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Re:Elezioni
« Risposta #4 il: Ottobre 02, 2017, 23:42:59 »
"Omofobo" e "xenofobo",  "razzisti" e quant'altro sono termini che in malafede gli avversari politici si inventano e appioppano a chi la pensa diversamente da loro. Detto questo, non è che i personaggi di sinistra siano migliori in quanto a onestà e coerenza.
 Comunque, quella è la nuova destra tedesca, sono affari loro.
Le nuove destre, almeno quelle che io considero,  non hanno niente contro gli omosessuali o gli stranieri. Personalmente sono contro un certo tipo di società, contro il melting pot, perché comporta lati eccessivamente negativi, inaccettabili, in quanto negano poi talune libertà, come si evince dalla società statunitense dove è pericoloso camminare di sera tardi per le vie delle città, nonostante negli USA le istituzioni siano piú severe delle nostre.
Purtroppo anche l'Europa sta seguendo lo stesso andazzo insensato e proprio per per perseguire quei principî fondati di fatto esclusivamente sui diritti e sul politically correct.

Gli stranieri possono avere i loro diritti a patto che osservino rigorosamente i doveri, che accettino la nostra cultura e rispettino le nostre leggi, altrimenti devono essere rispediti nei paesi di provenienza. senza se e senza ma. Sembra tanto crudele? Non mi pare, se si pensa che questo servirebbe a difendere le libertà di tutti e i diritti stessi su cui si basa la civiltà occidentale.
Se poi vogliamo mandare alle ortiche tutto, ma proprio tutto ciò che appartiene alla nostra cultura, alla nostra civiltà, beh, diciamolo subito e non se ne parli piú, soccombiamo pure.
Altrimenti qualcosa si deve pur fare.
Il Movimento che attualmente mi piace è quello delle Identitarie, di Generazione Identitaria. Nel panorama italico sto osservando un partito nato da poco, il loro programma mi piace e sembra essere piú serio del partito di Salvini.   
Uno dei problemi che oggi viviamo è la mancanza di serietà; il relativismo ha rovinato quella preparazione e solidità su cui si basava la politica di una volta.
 
Credo che il primo nemico dell'Occidente siamo noi stessi, e se non ci rendiamo conto di questo  non potremo piú salvarci. Un modo per salvaguardare la nostra civiltà sarebbe quello di  riaffermare la nostra cultura, riscoprendo e rivalutando i nostri valori.
Si possono anche assimilare tradizioni o aspetti di altre culture ma potendole scegliere sempre nell'ottica del miglioramento e la continua emancipazione della società.
I valori dell'Occidente, indiscutibili,  che sono rappresentati dalla famosa "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" sono paradossalmente proprio gli stessi che oggi ci hanno condotto a questa situazione, perché la sostanza di quella dichiarazione,  non contemplando anche i Doveri (non esiste una corrispettiva  Carta Universale dei Doveri dell'Uomo) non è piú efficace per una reale convivenza civile, soprattutto perché poi, nel panorama europeo attuale, si vogliono estendere tali diritti (e solo diritti) anche a persone che per cultura non posseggono neppure gli strumenti necessari per capirne e rispettarne il valore e difenderli per il bene di tutti.

Perché se esistono diritti a prescindere (senza considerare e tenere ben presente i doveri), per il solo fatto di essere uomini, e questi devono essere garantiti da chiunque in quanto "universali", non può esistere ad esempio una limitazione alle pratiche religiose di qualunque tipo, o limiti alle organizzazioni politiche di qualunque tendenza, anche eventualmente quelle xenofobe, omofobe, misogine (e lo vediamo con certe comunità islamiche insediatesi in Europa, in paesi come Molenbeek), e così via. In pratica l'Occidente ha abbracciato un controsenso che lo ha portato al vuoto in senso culturale e ad una situazione di stallo dal quale non vuole venirne fuori per mancanza di volontà e per puntiglio ideologico.
Negli Stati europei si lasciano crescere intere zone dominate dall'islamismo e dalle sue leggi (la sharia), si lascia cosí che le donne vengano infagottate nei burka, infibulate, date in spose ancora bambine a vecchi bavosi, che  proliferi la poligamia ecc... ecc., mentre si è decisamente contro l'indipendenza della Catalogna. Si è espressa anche la UE negativamente a tal proposito.
Mi sembra un controsenso che se non fosse tragico farebbe solo ridere.

Diceva Einstein: " Non possiamo  risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero con cui li abbiamo creati".

Difendere ciecamente determinati diritti e solo i diritti,  attualmente significa difendere il vuoto (il nichilismo niciano) dell'Occidente.
Difendere l'Occidente cosí, solo per princìpio,  servirebbe a poco; occorre riaffermare la cultura. Senza valori in cui credere fermamente, senza una cultura e un'identità il popolo muore perché non si riconosce in nulla, non ha piú motivazioni per agire.  Non sappiamo piú lottare realmente per qualcosa,  chiunque cerca di lottare per qualcosa   
in fondo non ha un vero motivo per cui combattere e morire.
« Ultima modifica: Ottobre 03, 2017, 01:40:58 da Annabel »