Voteranno i partiti di sinistra. Sveglio com'è il popolino... e tanto per non deludere il resto d'Europa. Voteranno i partiti di sinistra, uno piú fallimentare dell'altro, ma siccome la sinistra garantisce l'unica cosa che sa ormai garantire, cioè l'anarchia e il "viv'e futt" (licenza poetica), in massa continueranno a votarli. Il negro in quanto tale non c'entra un claxson, e questo i politicanti sinistroidi lo sanno benissimo. Chi vota a Destra, come la sottoscritta, lo fa proprio nel tentativo di ripulire la società dalla devastante sozzura determinata da 70 anni di dominio ideologico prima e politico attualmente, della sinistra.
Purtroppo ormai la sinistra costituisce un grosso e grave problema per la civile convivenza sociale, non meno di quanto lo fosse il nazismo, perché non è piú al passo coi tempi; vive in un mondo tutto suo, avulso dalle cambiate esigenze dei cittadini di oggi. La sinistra è ormai come un vecchio che non essendo piú capace di comprendere la vita moderna, si rintana timoroso e ottusamente in sé stesso, attanagliato dai fantasmi del passato e prigioniero delle illusioni della sua giovinezza.
Occorrerebbe fare una profonda analisi dei principî su cui si basa la sinistra per rivedere, alla luce attuale, se e quali di essi sono ancora validi, e dare una svolta decisiva alla propria ideologia. Invece mi pare siano pochissimi gli intellettuali di sinistra capaci di affrontare coraggiosamente questo tema e svilupparlo. Perciò la sinistra è agonizzante anche se cerca di sferrare i suoi ultimi colpi di coda. Conscia della sua sorte, e pur di non morire, cerca di barcamenarsi come meglio può trascinando con sé nel baratro la società e la civiltà occidentale.
Riflettere, ragionare, affrontare e approfondire, coraggiosamente, ad uno ad uno i singoli temi, ripeto, alla luce attuale, dell'attuale capitalismo e della situazione geopolitica odierna, se è il caso di rivedere e ridiscutere i vecchi principî del progressismo, tanto caro alla sinistra.
L' umanità si trasforma, a volte progredisce, altre volte regredisce, la storia cambia, oggi come non mai perché fortemente influenzata dai progressi della scienza e della tecnologia e dallo stesso pensiero umano che tende sd evolversi, quindi le ideologie dovrebbero man mano adattarsi. Ecco perché le Destre avanzano; perché la sinistra non sa piú crescere.
Non so se è neppure giusto definirle propriamente "Destre". Anzi, alcuni movimenti all'avanguardia che stanno sorgendo, molto piú accorti, ricettivi e pronti verso le nuove esigenze della gente, vengono tacciati e appisitamente stigmatizzati dalla sinistra come "fascisti" od altri termini impropri e ridicoli.
Mi auguro di cuore, per il bene di tutti, anche degli stessi sinistri e per il futuro dei nostri figli e nipoti, che questa sinistra muoia quanto prima ma senza lasciate troppe rovine dietro di sé.
Astenersi dal voto in massa sarebbe una buona idea, ma cambierebbe qualcosa? Se non erro già gran parte degli elettori si astiene dal voto, è cambiato qualcosa? Se nessuno ancora forse ha ben chiaro e fattibile un progetto nuovo da realizzare e condiviso almeno dalla maggior parte degli italiani, che rivoluzione, piú o meno pacifica, si può realmente pensare di concretizzare?
Siamo troppo divisi, con idee opposte, troppo ideologizzate o troppo frammentate e spesso inconcludenti, retaggio di un modo di pensare e di agire tipico della mentalità proveniente dalla sinistra, ed è indice ormai di debolezza, poiché non siamo piú capaci di costruire nulla, di portare avanti idee nuove e sostenerle a tutti i costi e con qualunque sacrificio perché ognuno vuol far prevalere i propri interessi e non gli interessi di tutti.
La sinistra, non volendo, nel tentativo, seppur nobile, di emancipare le masse, ha finito oggi col regalarci il vuoto. Il vuoto esistenziale, valoriale, morale e politico. La sinistra "progressista", l'unico progresso che sta favorendo attualmente è quello del neocapitalismo, distruggendo tutto ciò che di buono c'era e c'è della cultura occidentale.
Il discorso sarebbe molto lungo ed articolato da affrontare, mi limito ad accennare qualcosa.
Tutta l'Europa si trova ormai in una impasse politica, sia interna (direi anche economica) che estera, dalla quale non sa uscirne perché uscire non può se seguita a rincorrere e difendere l'ideologia di sinistra, la quale è giunta al suo capolinea mostrando le sue avvilenti contraddizioni entro le quali sta facendo marcire la civiltà europea, come un mostro impazzito che divora sé stesso.
Siamo ancora sicuri e convinti, ad esempio, che l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese, pur avendo aperto nuove strade per il miglioramento della società, non abbiano di fatto anche scardinato qualcosa di essenziale che invece andava preservato?
Siamo ancora convinti che per il bene dell'umanità si debba parlare e pretendere solo di Diritti e mai di Doveri?
La libertà è una gran bella conquista, ma lí, dove finisce la mia libertà e incomincia la libertà dell'altro, c'è un limite, una soglia, una soglia che non può rimanere vuota o arbitraria, ma deve necessariamente essere colmata da qualcosa di altrettanto solido e fondamentale: dai Doveri. Abbiamo (anche piú di una se vogliamo considerare quelle islamiche) la Carta dei Diritti fondamentali dell'Uomo; perché non abbiamo una Carta fondamentale dei Doveri dell'Uomo? Qualcosa non funziona più. Certo, prima vi erano quasi solo Doveri ed erano dettati dalle religioni, imposti dai despoti e dalle dittature. Accantonarli o metterli in secondo piano, sarà stato salutare, ma ora non piú. Finora ci è andata bene, ma adesso il meccanismo cigola, si sta inceppando, non funziona piú e rischia di rovinare tutto il lavoro buono, il progresso svolto finora.
Ed è qua che oggi la sinistra va a sbattere il muso sfracellandosi miserevolmente.
E, ripeto, spero che non rimanga a lungo agonizzante, che muoia quanto prima, prima che ci distrugga completamente senza piú possibilità di rialzarci.