Il silenzio è diventato col passar del tempo, il mio bene più prezioso e ricercato, spesso interiore. Appunto, non è da intendersi nel misero senso di assenza di qualsiasi suono o rumore ma quella pace che alcune ricercate e sempre più rare spontanee situazioni inducono in noi stessi, lasciandoci padroni di ogni qualsiasi forma di espressione, pensieri e sogni ( quei pochi e spontanei rimasti NdA) senza alcun vincolo con la contingente realtà. Mi vedo semplicemente quando mi siedo sul ceppo sotto la tettoia o mentre mi dedico all'orto. Ma non mi bastano mai, quanto mi permettono ancora, quei momenti di intima solidarietà con me stesso, tra lavoro, famiglia e figli, problemi di ogni sorta e qualità. Spesso li creo volontariamente ma non è cosa genuina, improvvisa come falsa nel corso del giorno , dei mesi o degli anni che scorrono guardandomi e mai visti.