Lei non si guardava più allo specchio da tempo, pensava soltanto ai fatti suoi e se li ripeteva sempre durante il tragitto da casa al lavoro e dal lavoro a casa. Viveva col suo cane e se ne andava spesso con la testa immaginando viaggi mai viaggiati e luoghi mai conosciuti.
A volte pensava d’aver visto realmente quei luoghi, da qualche parte della sua memoria li cercava, e poi in casa rovistava i cassetti convinta di trovarvi dentro qualche foto. Possibile che non ci sono mai stata diceva a se stessa mentre frugava, eppure mi sembra d’aver vissuto l’attimo in cui affacciandomi dal parapetto ho visto il mare!
La sera quando passeggiava il cane, gli confidava quando da piccola in braccio al suo papà si raccontavano ognuno i sogni che facevano, e poi li conservavano dentro alle tasche del cappotto così nessuno poteva rubarli e loro soltanto potevano realizzarli.
Ripensandoci una sera disse al suo cane che di tutti quei sogni soltanto uno era riuscita a realizzare, quello di stare in braccio a suo padre e raccontare.
