Autore Topic: Tecnocrazia  (Letto 473 volte)

Platino

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Tecnocrazia
« il: Aprile 08, 2017, 05:00:07 »
Tecnocrazia
Ho vissuto in prima persona e vivo, questa inesorabile migrazione verso la tecnologia più spinta, che ha ora in PC e telefonini di ultima generazione, la punta dell’iceberg e dominio della nostra vita quotidiana.  “Tecnocrazia” è una parola che ho coniato da tempo, non so nemmeno se sia di uso comune o già contenuta nei più moderni dizionari, quelli in rete si intende, visto cosa vado a trattare in questo spunto di una notte insonne. Una forma di presunta democrazia, quasi totalmente virtuale, alimentata da “Likes”, “Twitt”, “Hastags”, “Sites”, “E-mails” e tanti altri termini oramai comuni come l’aria che respiriamo ( chissà ancora per quanto … NdA). Il tecnocrate, cittadino imploso di questa società dedita all’interfaccia costante, alla imposta velocità delle comunicazioni e informazioni, vittima come carnefice al silicio e microchips, è colui che della tecnologia diventa definizione, bandiera, cliente e succube. Un frutto tipico della nostra epoca in espansione di terabites, che vive in una lontana periferia  la propria identità umana (se ancora esiste NdA) spesso disconoscendola a favore del l’ultima invenzione o  versione di linguaggio operativo. Il tecnocrate per quanto tale, nelle sue convinzioni di necessari  aggiornamenti continui, è pari a un aborto di uomo come tale, costruito in corsa o crescita, coscienziosamente alimentato a divenire sola sterile periferica di dispositivi, macchinari, apps e chissà quanto altro, in un prossimo futuro obbligatori per ( soprav)vivere. L’uomo, inteso colui nella sua unicità e interiorità, è destinato prossimo all’estinzione, soffocato da questa atmosfera tecnica, ancora peggiore dell’illuminismo applicato. Comunque l’estinzione anche del tecnocrate è già scritta.  Dopo la sua vita utile di consumi programmati, con l’età anagrafica il tecnocrate diventa rapidamente un rifiuto speciale, un esubero o obsoleto fino alla morte  con la minima spesa possibile, non dimentichiamoci il Dio Denaro, colonna portante in tutta questa divagazione. La morte è però quando non alimenta più quel non troppo complicato ingranaggio che lega tecnologia e consumismo, l’uno a completamento dell’altro.  Uomo, riflettici.
« Ultima modifica: Aprile 23, 2017, 01:44:09 da Platino »

nihil

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Re:Tecnocrazia
« Risposta #1 il: Aprile 12, 2017, 14:40:27 »
temo che la tecnocrazia sia una piovra che ci mangerà tutti.

Platino

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Re:Tecnocrazia
« Risposta #2 il: Maggio 24, 2017, 22:07:48 »
Peggio Nihil, peggio ma nessuno vuol vedere nella sua parte di popolarità virtuale... Io non ci tengo.