E di quei passi brancolanti nell’oscurità lei ha memoria come dei raggi di sole in un tramonto d’estate.
Mentre percorre le strade la mente sua squarcia il silenzio, e lei rivede quegli attimi di profondo e di vuoto.
E se le labbra sue gridano mute quegli infami gesti, gli occhi soltanto vorrebbero chiudersi come distanti e persi.
Non c’è mai un tempo che possa cancellare per sempre cị che sbagliato, resta.