E’ fu così che mentre parlava si rese conto che uno la ragione se la deve sempre dare, altrimenti rischia di inceppare come il filo di dietro punto di una macchina da cucire ormai andata a male.
E si vestì degli abiti suoi migliori, mise le scarpe nere, si preparò una borsa a mano e uscì di casa con la sua decisione in tasca.
E mentre raggiungeva la macchina, mise mano alla sua tasca, e ritoccò con mano certa quella decisione che stava lì, ferma, immobile al caldo di una stoffa, lontana da un abbraccio e tuttavia compresa, sicura d’essere stata scelta senza più bisogno di essere lasciata indietro, a quella fermata di ritorno.