Uno dei racconti nel vangelo di Giovanni ha come protagonista una donna di Sicar, località della Samaria (shomron) territorio a sud della Galilea e a nord della Giudea. E’ la regione centrale della biblica Israele.
Il racconto è noto col titolo: “La Samaritana” (Gv 4, 1 – 30). “Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevano sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni – sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli –, lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. Doveva perciò attraversare la Samaria.
Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno.
Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: ‘Dammi da bere’. I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: ‘Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?’. I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: ‘Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: ‘Dammi da bere!’, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva’. Gli disse la donna: ‘Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?’. Rispose Gesù: ‘Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna’. ‘Signore, gli disse la donna, dammi di quest’acqua, perché‚ non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua’. Le disse: ‘Va’ a chiamare tuo marito e poi ritorna qui’. Rispose la donna: ‘Non ho marito’. Le disse Gesù: ‘Hai detto bene ‘non ho marito’; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero’. Gli replicò la donna: ‘Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare’. Gesù le dice: ‘Credimi, donna, è giunto il momento in cui né‚ su questo monte, né‚ in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché‚ la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché‚ il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità’. Gli rispose la donna: ‘So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa’. Le disse Gesù: ‘Sono io, che ti parlo’.
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: ‘Che desideri?’, o: ‘Perché parli con lei?’. La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: ‘Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?’. Uscirono allora dalla città e andavano da lui”.
Il racconto ci fa immaginare la scena: Gesù è giunto al pozzo di Giacobbe. Ha sete. E’ stanco del viaggio ed è l’ora di pranzo. Arriva questa donna per attingere l’acqua e Gesù comincia con lei il dialogo in modo perentorio: “Dammi da bere”. La donna gli chiede: “Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?” I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Infatti la richiesta di Gesù è sorprendente per due motivi: perché un giudeo chiede qualcosa ad un samaritano; perché un rabbì parla con una donna in pubblico, e questo era vietato. I discepoli, quando se ne accorgono rimangono stupiti del comportamento di Gesù, il quale supera le barriere del sesso e dell’etnia.
Nel vangelo di Giovanni, le donne sono messe in rilievo in sette momenti, decisivi per la divulgazione della Buona Novella. A loro si attribuiscono funzioni e missioni, alcune delle quali, negli altri vangeli, sono attribuite agli uomini:
Alle nozze di Cana Gesù trasforma l'acqua in vino. Maria, la Madre di Gesù dice ai servitori "Fate tutto quello che vi dirà" (Gv 2,1-11).
La Samaritana è la prima a sapere da Gesù che lui è il Messia: "Sono io, che ti parlo" (Gv 4,26). E lei diviene l'evangelizzatrice della Samarìa (Gv 4,28-30.39-42).
Gesù non giudica, non condanna la donna adulltera e la salva dalla lapidazione (Gv 8,1-11).
Marta, sorella di Maria e Lazzaro, fa solenne professione di fede (Gv 11,27).
Maria, sorella di Marta, unge i piedi di Gesù (Gv 12,7).
Ai piedi della croce Gesù dice alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!", e a Giovanni: "Ecco tua madre!" (Gv 19,25-27).
Maria di Magdala annuncia la risurrezione di Gesù. (Gv 20,11-18).