Girasoli,
schiere di araldi
che alzate il capo
al sorgere del sole
per chinarlo al tramonto,
indiscussi regnanti
di assolate vallate
che vi fan prigionieri
vi ergete ferme e innumeri
turbe al suol ben salde
presenti tutte al muto
appello della terra.
Incliti sovrani,
schierati in campo
qual loricati fanti,
eroi del sole,
dei giorni ai campi estivi,
pensosi monarchi
di regni abbandonati,
alla calura reclinate
il gran capo
come portatori
di un segreto greve
di vita
che solo voi sapete.
Al fine
dismesse dalla fronte
le corone, soggoli ormai
dell'avito fulgore,
che ognora fanno omaggio
al vostro aspetto
di eroi fioriti e fieri,
siete sempre raccolti
in folle a file a torme
che il mio pensiero
e il lasso fa nazione.
L'Io stanco vaga ancora
in quei campi,
si colma del mistero
che gli anni adulti conservano.