Nell’Antico Testamento ci sono molti episodi sconcertanti di violenza voluta da Dio, Ecco alcuni esempi:
la morte dei primogeniti egiziani (Es 12,29);
la condanna a morte per i bestemmiatori (Lv 24);
il monito di Mosè ai soldati che volevano risparmiare donne e bambini (Dt 20).
il colpevole di idolatria lapidato (Dt 17,2-5);
chi profana il sabato è condannato a morte (Es 31,14); la stessa cosa vale per lo straniero che entra nel santuario del Tempio (Nm 3,38).
Il libro dei Numeri racconta che la terra si aprì e inghiottì quelli che si erano rivoltati contro Mosè (Nm 16,30).
Nel Primo libro dei Re (cfr. 1 Re 18,40), il profeta Elia, sul monte Carmelo, fa massacrare, in nome di Dio, i sacerdoti di Baal.
Durante la conquista di Gerico, di Ai e di altre città, in nome di Dio viene pronunciata la legge dell'anatema. Tutti coloro che non credevano in Dio dovevano essere uccisi. “Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall'uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l’ariete e l'asino” (Gs 6,21)
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Nei salmi così detti “imprecatori”, Dio “combatte” con il popolo ebraico e lo sostenerlo nella lotta contro gli altri popoli.
La preghiera diventa talvolta imprecazione e domanda di vendetta: “Pochi siano i suoi giorni e il suo posto l'occupi un altro. I suoi figli rimangano orfani e vedova sua moglie” (Sal 109,8-9).
“Siano confusi e volgano le spalle quanti odiano Sion” (Sal 129,5).
“Spezza il braccio dell'empio e del malvagio” (Sal 10,35).
"Se uno bastona il suo schiavo o la sua schiava fino a farlo morire sotto i colpi, il padrone deve essere punito. Ma se (lo schiavo/a) sopravvive un giorno o due, non sarà punito, perchè è suo denaro". (Es. 21, 20 – 21). In questo passo non solo si approva la schiavitù, ma essa è talmente legittimata al punto da considerare lo schiavo un oggetto, che può essere distrutto dal suo proprietario.
Cercare il significato spirituale nelle suddette frasi è difficile o impossibile. Ed è altrettanto evidente che nessun dio o deo (inesistente) possa averle dette.
Com’è possibile che il Dio, onnipotente, saggio, buono e desideroso di fare del bene al suo “gregge”, abbia permesso di inserire nel “suo libro” dei precetti immorali ?
Il dio dell’Antico Testamento è un dio a cui si deve obbedienza ed amore per evitare la sua violenta punizione.
L’Antico Testamento è un insieme di testi che furono scritti in un periodo temporale di circa un millennio e manipolati più volte, secondo le esigenze contigenti.
Possiamo dare infinite interpretazioni a un riflesso confuso nell'acqua, ma l'immagine che dà origine a quel riflesso è soltanto una, quella dell’Uomo al centro dell’universo.
Chi altro può mettere l'uomo al centro dell'universo se non egli stesso?