Annabel cara, riferire parole basate sul pare, si dice, sembra, non è attendibile. Ricorda, le fonti dalle quali si attinge devono essere attendibili, altrimenti non sono verificabili e dunque risultano non veritiere.
Riporto quanto riferisci:
Oh, per non parlare dei sindacati, altra perla luccicante al sole dell'ipocrisia e del più bieco opportunismo. Pare che nei sindacati e relativi patronati e caf gli immigrati abbiano una corsia preferenziale, qualsiasi immigrato (uomo o donna che sia) appena si presenta non attende all'ingresso il proprio turno come capita regolarmente a noi, no, ma si dirige dritto nella stanza di uno degli operatori e si sbriga in men che non si dica, mentre noi aspettiamo ORE anche per un nonnulla, anche per una fesseria, a volte non ottenendo nulla.
Povera Italia!
Ciò che affermi è allarmante per chi legge, e tuttavia solo chi ha vissuto un'esperienza diretta può disconfermarlo o affermarlo con te. Io per esempio disconfermo ogni tua singola parola perché fianco a fianco con extracomunitari in attesa di essere ricevuti dal caf di zona, nessuno ha scavalcato il turno, e quel giorno soltanto il solito vecchietto con la scusa di un'informazione si era infiltrato per passare avanti a tutti...
Perciò ti ricordo, e che sia per te e per tutti un monito:
Quali che siano i nostri modi di pensare,
siamo ancora propensi ad accettare la verità
solo se ci viene presentata nel gergo,
nella forma alla quale siamo abituati.
Se apparteniamo ad una religione particolare,
la verità deve apparire nel linguaggio di quella
religione, all’Indù deve apparire attraverso i Veda, attraverso il Sanscrito,
attraverso le forme particolari che gli furono insegnate.
È la stessa cosa per il Cristiano e la stessa cosa per il Buddista.
La loro mente è diventata stretta, le loro emozioni limitate e, quindi,
respingono la verità in qualunque forma nuova si presenti.
La verità appare sempre in forme diverse da quelle a cui siamo abituati,
ed è in ciò che stanno la sua grandezza e la sua tragedia; la grandezza,
perché essa giunge inaspettata, e la tragedia, perché gli uomini che stanno
cercando la verità non guardano mai nella direzione dove si può
sempre trovarla. E quelli di noi che stanno cercando questa verità devono,
prima di tutto, ripulire la loro mente e il loro cuore da tutti questi pensieri,
linguaggi e filosofie ristretti e settari.
( "Così Parlò Krishnamurti" - J. Krishnamurti)