Autore Topic: Migranti  (Letto 661 volte)

ectobius

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Migranti
« il: Gennaio 19, 2016, 11:56:05 »
È sera… autunno.
Un uomo si reca in auto alla stazione ferroviaria per acquistare un biglietto: per un viaggio non importa dove… in un altro mondo, forse.
Sul piazzale della stazione un uomo dall’età non definibile… sembra vecchio, ma forse non lo è! Infagottato in un incredibile sovrapporsi di stracci… indossa almeno due cappotti frusti, uno sull’altro; sudicio; si muove lentamente sorreggendo tre grosse buste di plastica… certamente si tratta di tutti i suoi averi… tutta la sua casa; si ferma ad ogni cestino di rifiuti; poggia a terra le tre buste, fruga.
 Terminato il giro dei cestini si avvia lento verso l’interno della stazione, fumando una sigaretta appena arrotolata (col tabacco di cicche raccolte?).
 Dove andrà a dormire?
Non è più permesso accomodarsi nella calda sala d’aspetto senza biglietto; e sempre che ancora esistano sale d’aspetto, tutte sostituite con negozi a vetrine illuminate… i cessi a pagamento: due euro per una pisciata.
Forse questo vecchio vive da rudere per sua scelta, compiuta su un incredibile accumulo di macerie di vita.

Un viaggio per un altro mondo!

Gira a lungo l’uomo in auto alla ricerca di un parcheggio; non lo trova; solo in uno slargo, appartato, poco illuminato e affollato di stranieri… per lo più neri… trova uno spazio appena sufficiente per la sua auto, ma bisogna diffidare di tutti questi “negri”.
Lo spazio è appena sufficiente alle dimensioni dell’auto, ma due giovani uomini di colore scuro smettono di chiacchierare; si avvicinano… ci siamo?, e invece, gentilmente e sorridenti, lo guidano nella manovra. Scende dall’auto l’uomo e ringrazia, pur se ancora preda di  un’involontaria apprensione: ritroverà l’auto al suo ritorno?
L’auto è ancora lì al suo ritorno.
Gli stranieri, quasi tutti neri, sono ora una folla; vivacissima; movimenti rapidi e precisi; ridono e l’aria vibra su un rotolare veloce di gutturali; uno piscia tranquillo in un tombino… non sembra ubriaco.
È preso l’uomo da uno strano timore, e controlla i suoi movimenti, ma loro, i “negri” manco lo guardano. Questa indifferenza un po’ lo infastidisce: isteria della storia!
Ma Si!, bisogna capirli, che solo ora possono farsi cadere la vita addosso senza emozioni, senza dolori, senza quella tristezza invadente che ben conoscono; solo ora possono guardare scorrere la vita senza pericoli mortali e desiderano solo non rivedere il loro film dall’attraversata del deserto: i corpi qua e là nella sabbia, essiccati al sole; le ossa umane calcinate via via; nei barconi l’uno addossato all’altro e i bisogni corporali fatti addosso; la morte vicina dei cadaveri da scaraventare in mare.
Avanti sulle onde di un mare infido:
“In mare si muore una volta sola, mentre se resti a casa, o sulla costa, è come se morissi tutti i giorni…”.

E noi?
Provate a dormire sugli scogli!
Noi!
Impariamo almeno il com-patire!
Immaginiamo!, fino a sentire gli odori e soffocare; fino ad avere nelle orecchie il trapano delle grida; le bestemmie; i gemiti; stacchiamoci dal flusso distratto e illuso di una vita comoda senza morte; obblighiamoci all’attenzione… spasmodica; a dare conto di ogni cosa.
Noi!
Ne abbiamo di cose da imparare!
Impariamo a guardare oltre le finestre; oltre gli schermi; attenti agli odori, ai gemiti, alle grida, le maledizioni, le bestemmie, e infine sentire il puzzo di putrefazione che sarà tale che nessuno più se ne potrà stare in disparte.
L’arma del dolore ci salverà e non saremo più dei nulla!

 È una domenica… domenica di sole e ancora l’uomo li ho visti; questi neri: vestiti a festa, e sorridenti sul piazzale della stazione; si stringono le mani vigorosamente in larghi gesti; si abbracciano… hanno guardato negli occhi la nera Signora dal velo nero, e ora sono avidi di vita, amore, solidarietà.

Che non siano una risorsa per noi?, queste vittime sacrificali di un cambio d’epoca.

Birik

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Re:Migranti
« Risposta #1 il: Gennaio 19, 2016, 18:40:17 »
Ognuno dovrebbe essere libero di spostarsi in questo mondo, ognuno con le sue ragioni. Anche economiche. Ma quando si tratta di fuggire dagli orrori di una guerra tale libertà dovrebbe essere garantita. E parlo da migrante alla ricerca di condizioni migliori di quelle che mi offre l'amata Patria.

nihil

  • Mucchine
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Re:Migranti
« Risposta #2 il: Gennaio 20, 2016, 10:38:16 »
ah! Ectobius, come sai VEDERE! e come sai mettere il dito nelle nostre coscienze!  :rose: