La mente si è spenta, il vuoto s'insinua, parole di bianco ricoprono il foglio, nessuna risposta, nessuna pietà per ciò che rimane di qua. Silenzio è d'intorno, perpetuo quel canto, qualcuno ripassa e non vede la foglia, la colgo lo stesso e la trovo al di là. Sento soltanto tutto quello che vedo, lo guardo avanzare, lascio da parte, basta raccogliere il dono del niente. E se guardo, io guardo uguale nel tempo, ogni giorno sta lì ed è sempre quello da quando in sordina l'ho visto arrivare, non si è fatto attendere il suo sussurrare.
Che importa, rimane, e io ad aspettare, non vale strapparsi nemmeno i capelli, non sente ragione una statua di pietra, così mi consolo sicuro che passa, nemmeno domando quand'è che avverrà, perché so già che risposta non dà.