Me lo diceva la mia nonna, e l'ho sperimentato strada facendo. La mente è un filo di capello è vero, noi, tutti, con le nostre convinzioni apparentemente sicurezze che basta poco per rivelarsi quelle che in fondo sono sempre state: incertezze.
Un gesto senza una ragione, una ragione oltre le righe, e di colpo una vita cancellata. Legami di sangue annientati, vittime inconsapevoli trascinate nel suicidio personale.
Abbiamo tutto è forse è questo, e quando non c'era niente era anche quello? E i valori sempre gli stessi o cancellati con un colpo di spugna?
Ci guardiamo intorno come nemici e gli amici sono rimasti in pochi. Nessuno si riconosce allo specchio, una plastica cambia i connotati, un figlio si può volere anche disegnandolo per non riservare sorprese. Niente si aspetta, tutto si vuole e subito, la vita gira da sola, e noi ce ne costruiamo una intorno, falsa e menzognera. Diciamo in giro d'avere una coscienza pulita e questo è solo il principio di chi non dice mai la verità e nemmeno se ne accorge più.
Dov'è l'uomo? Secondo me è nascosto da qualche parte, come un bibliotecario sommerso dai suoi libri, sta lì in attesa di tempi migliori, magari li sta già sognando, speriamo si faccia vivo da un momento all'altro.