Nella valigia c'era tutta la mia vita. Quella vissuta, quella desiderata e quella non realizzata.
L'ho portata con me per mostrarvela, nel prendere congedo da voi.
Non ho rimpianti, almeno credo, solo un desiderio esprimo ora che sto per lasciarvi: Amore.
Amore per la vita, Amore per l'umanità, Amore per tutti gli esseri viventi e per l'universo.
Prendo congedo dalla mia esistenza, con la certezza di non averlo provato sempre e in ogni luogo.
Negli anni trascorsi, nella storia dell'uomo quanto odio ho visto e, a volte, sperimentato sulla stessa mia pelle.
Nella valigia che vedete, quanti desideri e delusioni ho accumulato, senza mai avere la certezza che le cose sarebbero andate meglio. Sperare in un cambiamento, si forse avrei potuto attenderlo e potuto realizzarlo, ma a quale prezzo?
Chi mi ha accompagnato negli anni, non sempre ha compreso e a volte, malgrado tutto, mi ha solo ostacolato rendendo il mio e il nostro cammino ancor più doloroso, se possibile.
Mostrerò la valigia ed il suo contenuto a Colui che mi dovrà giudicare, se quel che è scritto è vero. Se i padri non ci hanno ingannato, nella speranza di realizzare un mondo migliore e più giusto, governato da sani principi e leggi inderogabili.
Gli parlerò dell'odio delle genti verso i propri simili. Delle stragi e dei genocidi, del ricco che sottomette il povero, delle guerre di religione e di Caino che continua a uccidere il proprio fratello.
Quale speranza, in quale dio o religione l'umanità si deve rivolgere. A chi volgere le proprie preghiere affinchè il Creatore rivolga, benevolo, il suo sguardo, se mi giro intorno e non vedo altro che menzogna e mistificazione?
Prendo congedo dall'umanità che mi ha allevato e guidato, dalle sue leggi e da questa esistenza imposta dalle abitudini e quasi mai dalle buone intenzioni.
Ora mostro a voi la mia valigia, quello che mi sono trascinato per tutta un'esistenza, senza mai troppo lamentarmi, ma sempre con la certezza che il suo carico fosse sproporzionato alla mia volontà e fermezza.
Nell'aprirla guardo all'interno e non scorgo nulla. Tutto il suo carico è volatilizzato, errori, cattiverie ma anche ciò che di buono ho saputo realizzare durante la mia esistenza.
Tutto è stato perdonato, nel momento del "passaggio". Ora intravedo una nuova luce dinanzi a me che mi invita a proseguire nel nuovo cammino, nella nuova vita, poichè l'Anima non si distrugge con il corpo, come energia trasmigra nell'universo e in esso riprende vigore e vitalità, in una nuova forma ed essenza.
Questo, riconosco essere quell'Amore universale a cui tutti anelano.