Venere guardava le nostre ricchezze,
e noi incauti cantammo
un tempo pieno di certezze.
Sulla riva sbocciavano i ciliegi
e tra nuvole di seta
noi fummo avvolti dai immani sortilegi.
Come madri incaute
indossammo nuove stagioni
ma lacrime amare non spensero la sete.