Altro è come loro, come un tempo senza tempo, come uno spazio senza confini... ecco questi personaggi per esempio.
Lei era alta, capelli neri e occhi azzurri, poca stima di sé e un atteggiamento verso la gente e la vita assolutamente irritante. Lui, alto quanto lei e una devozione nei suoi confronti a dir poco maniacale. E poi c'era una vita, quella di mezzo, quella che entrambi avevano deciso di vivere insieme già all'età di vent'anni. Che cosa li teneva uniti, forse pensavano di saperlo, o forse lo sapevano e basta. A volte si fanno troppe congetture quando c'è poco da dire, o molto a seconda del punto di vista. E quel punto di vista per cui dire qualcosa su di loro era di un'altra, di quella lei che li stava a guardare e che nonostante dicesse a se stessa non giudicare, si ritrovava a guardarli e pensare sempre lo stesso pensiero. Comunque quei due vivevano così da anni, e di certo nessuno poteva scalfirli, ormai erano un unico pensiero, un'unica cosa, come si dice di due innamorati. E quella lei che aveva dei dubbi poteva far tutte le congetture del mondo, loro sarebbero rimasti come una pietra in mezzo alla campagna. C'è poco da dire su quella lei sempre a fare congetture, era la madre di lui, forse gelosa, forse obiettiva, forse soltanto un po' fissata con il suo ruolo di donna matura. E certo nemmeno lei viveva perfetta, aveva un marito testardo e insofferente, sempre pronto a sentirsi importante, nessuno contava quanto se stesso, e la sua idea al di sopra di tutto. Perciò sono quattro queste persone qualunque, ognuna vivendo a proprio modo e gettando lo sguardo un po' qua e un po' là senza chiedersi troppo, anzi non facendolo affatto mentre il tempo scorreva e la convinzione di se stessi cresceva.