L’innamoramento è l’incipit della vita amorosa, è la fase in cui “mettiamo a dimora” i semi che germoglieranno nel successivo amore.
L'innamoramento offre una magica esperienza di autoconoscenza, t’induce ad amare una persona e solo quella perché la consideri speciale, sei felice d’averla incontrata. Inoltre, permette un percorso di costruzione che procede dal soggetto all’alterità, in un susseguirsi di esperienze dall’Io al Noi attraverso l’interdipendenza.
Le persone indipendenti scelgono liberamente e consapevolmente di unirsi ad altri individui indipendenti, con reciproco adattamento. L’interdipendenza, il passaggio dall’Io al Noi, è l’essenza che unisce la coppia.
Non si riesce a creare un rapporto di interdipendenza se l'individuo è incapace di passare dal’Io al Noi, se non è dispostao ad abbandonare l’Io sostituendolo con il Noi (noi due progettiamo insieme, noi due scegliamo insieme, ecc.).
Quindi l’innamoramento presuppone dei requisiti, delle premesse, senza le quali questa esperienza non è possibile. Si possono avere attrazioni, infatuazioni, pseudo innamoramenti, ma rimanere esclusi dal vero innamoramento, esperienza coinvolgente, capace di formare coppie e famiglie.
Ci sono individui che per problemi psicologici temono l’innamoramento , l’amore (“philofobia") e troncano ogni possibile storia d'amore nella fase dell’infatuazione. Questa paura può manifestarsi con gli stessi sintomi di un attacco d'ansia o di panico. Le cause possono essere diverse, le più frequenti derivano da carenze affettive subìte nell’infanzia o durante l’adolescenza, oppure dalla sofferenza psicologica provocata dalla delusione amorosa nell’età adulta.
L'innamoramento è transitorio ed è uguale nei giovani e negli adulti, nei maschi e nelle femmine. Può diventare amore duraturo oppure svanire.
Quanto tempo permane l’innamoramento e quando si trasforma in amore ?
La psicologa Dorothy Tennov ha fa fatto delle ricerche sul fenomeno dell'innamoramento ed ha concluso che la durata media di questa esperienza è di circa due anni. Altri, invece, dicono che duri tra i 18 ed i 30 mesi, poi confluisce nell’amore. Comunque ogni coppia ha il suo tempo di durata dell’innamoramento.
Chi resta ancorato all’utopia dello stato d’innamoramento finché vive, può avere difficoltà nel costruire un durevole rapporto di coppia. Un eterno innamoramento costringerebbe a vivere in simbiosi e dedizione totale. Invece nella prassi “normale” la dinamica della relazione amorosa induce, dopo un periodo, ad essere sempre più se stessi, a riavere gusti ed interessi non condivisi, ad incontrare amici trascurati, ecc.. Ciascuno dei due tende a riaffermare la propria personalità. E’ una fase che non tutte le coppie riescono a superare senza problemi, perché si passa dalla simbiosi all’autonomia, dall’identificazione con l’altro/a alla differenziazione. Però continua la volontà di esaudire le esigenze od aspettative del/la partner ed a trasformare l’io ed il tu in un noi.
Di chi ci innamoriamo ? Francesco Alberoni afferma che ci innamoriamo della persona che col suo comportamento, con i suoi sentimenti, con i suoi valori, con la vita che ha vissuto, con i suoi sogni, con il suo slancio, ci fa sentire che, uniti a lei, possiamo realizzare le nostre potenzialità, soddisfare i desideri maturati dentro di noi. Allora proviamo una attrazione irresistibile e il bisogno di fonderci spiritualmente e fisicamente con lei.
Come si fa a capire se siamo innamorati o è solo infatuazione o cotta ? Alberoni dice che per capirlo si debbono comprendere i propri sentimenti, cosa si prova quando si è lontani dalla persona amata, se il distacco ci provoca l’ansia da separazione. Non basta il continuo desiderio di rivederla, di stare con lei, di sentirti dire ti amo, di “fare all’amore”. Quando si è innamorati si teme che lui/lei non ti ami più.