Osservando da comune cittadino la politica nazionale, attraverso gli interventi dei suoi rappresentanti nel corso delle diverse trasmissioni "dedicate", che si possono vedere quasi ogni sera nei canali free del digitale terrestre, mi sovviene un pensiero, o meglio una riflessione che scatena in me un senso di "smarrimento politico-ideologico". Mi spego meglio, e lo farò facendo riferimento al testo di una canzone, passata praticamente alla storia della musica italiana, del grande e compianto Giorgio Gaber, il quale da grande osservatore qual'era si chiedeva seraficamente "Ove fosse la sinistra" ma, allo stesso modo, "dov'era la destra" (ovviamente facendo riferimento alla politica nazionale di quegli anni (fine anni "70). Sono dell'idea che il Maestro Gaber vedesse ben al di là di quanto volesse far credere, ovvero lui già allora poteva intravedere uno "smarrimento" delle ideologie della sinistra italiana, verso una "deriva", non solo ideologica, dela partiti della sinistra storica, verso la zona "moderata" del centro destra nazionale. In definitiva, non capisco l'attuale politica del Presidente Renzi, come non comprendo la presa di posizione dei sindacati, non solo riguardo il tanto discusso e vituperato Art.18, ma anche riguardo la Legge di stabilità 2015, che nella attuale formulazione all'approvazione della Commissione europea prevede tagli trasversali pari a ben 35 mld. di Euro che, sostanzialmente, impoveriranno le regioni e, inesorabilmente, i comuni i quali non saranno più nelle condizioni di assicurare i servizi ai cittadini. Mi chiedo: verso dove si spinge la politica renziana? Esiste una condivisione dei sindacati? E se si, qual'è la posizione al riguardo dei partiti del centro destra? La deriva del PD verso il centro destra è in corso d'opera e, nel suo "vagare" alla ricerca di consensi da parte di parlamentari "incerti" o pronti a saltare sul carro del più forte, cambia forma e sostanza. Sino a causare gli scontri di piazza, avvenuti di recente nella Torino della Fiat, nella città del sindacato dei metalmeccanici della FIOM e della sinistra storica. Il Presidente Chiamparino, già sindaco della regal Torino, sembra una figura sempre più sbiadita, nel tentativo, mal riuscito, di difendere posizioni non difendibili e non più sostenibili, sopratutto con riferimento all'ideologia del suo partito di provenienza, il PCI. Non si possono servire due padroni o due ideologie, quando questi sono contrapposti nei fatti ma, soprattutto, dalla storia.