Ti vidi arrivare ed eri come l’ultimo tram per non far tardi al lavoro.
Troppo in fretta! Qualsiasi cosa non và mai fatta troppo in fretta:si rischia di sudare troppo per un posto scomodo o che non c’è, o per qualcosa che se non si osserva bene, la si scambia solo per ciò che vorremmo vedere.
Ti amo, ti amo, che bello averti trovata proprio quando ormai pensavo di far tardi a tutti gli appuntamenti …
E così ti parlo del mio vocabolario a colori e ti ascolto come si fa per una canzone; e ti amo, ti amo … che bello capire che ti amo con questo amore che chissà dove ci potrà portare.
E il mio tram cammina un po’ più lento ed il mio posto, l’ho lasciato al riposo di un altro passeggero: posso aspettare la mia fermata anche in piedi; in fondo, lui deve arrivare più lontano.
Mi chiedi che si fa stasera e strappo il mio programma del fine settimana:questa sera torno a casa con le ossa rotte ma andremo dove vuoi e come sempre, faremo ciò che vuoi. Il mio programma può aspettare anche qualche giorno in più, o un mese in più, o ancor di più; mi farà compagnia al mattino su questo tram da prendere in corsa da quella fermata sempre uguale, per questa strada sempre uguale di questa vita sempre uguale.
Ti ho vista arrivare e sei stata come questo tram preso per sbaglio tra tanta confusione: c’era il numero scritto è vero, ma della deviazione non sapevo niente.
Ho usato tutte le parole del mio vocabolario e qui, su una vecchia targa, c’è scritto “vietato sputare”.
Ti amo, ti amo ma chissà se mai mi cederesti il tuo posto per questo mio star male. Non posso parlare neanche al conducente anche se non c’è più nessuno:tutti scesi prima di andare nel posto sbagliato per una strada sbagliata.
Ora, i posti sono tutti vuoti ma sedersi, non è la stessa cosa e un rigurgito, mi chiude gli occhi e strappa via un improvviso dolore.
… E sulla targa c’è scritto “Vietato sputare”!
Il Tram