Autore Topic: Raccolta di pomodori  (Letto 2584 volte)

Birik

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Raccolta di pomodori
« il: Agosto 19, 2014, 21:22:24 »
Raccolta di pomodori

Luglio, si raccolgono i pomodori. Nella Piana del Volturno in provincia di Caserta o in

Capitanata nel Foggiano, la situazione è triste e uguale; la schiavitù che la

caratterizza anche. Perché se da un lato c’è una fascia di popolazione, la più razzista

ed ignorante, che dà addosso all’immigrato usurpatore, dall’altra c’è chi si

avvantaggia di questa nuova forma di costrizione. Manodopera a costo zero per chi

recluta ma che costa sangue sudore e lacrime a uomini senza futuro. Il meccanismo

è lo stesso che caratterizzava le grandi farm del sud degli States, anche se non si

vedono catene e fruste. Ibrahim viene dal Ghana, nella sua terra non ha neanche da

mangiare ed ha affrontato un viaggio snervante pagato con i soldi raccolti in una

vita intera nella speranza di trovare un paese che lo accogliesse. Dopo mille

peripezie è riuscito ad arrivare a Lampedusa, ma la sua meta finale è la ricca

Germania. La sua intenzione è di lavorare come bracciante, raccogliere un po’ di

soldi e raggiungere il paese di Bengodi dove però non arriverà mai. Viene reclutato

da un “caporale” insieme a centinaia come lui, la paga venti euro al giorno, il vitto

pane e pomodoro, il giaciglio un materasso puzzolente nello stesso capannone dove

si stocca il raccolto. Per prima cosa gli vengono sequestrati i documenti, poi gli

viene detto che la commissione dell’ingaggio è il 20%, ogni pasto costa 5 euro, il

posto letto altrettanto: morale lavorerà per guadagnare un euro al giorno, senza

possibilità di fuga non avendo più il passaporto. E’ disperato, lavora sotto un sole

cocente, ha crampi fortissimi per la perdita di sali minerali e a volte le dita gli si

ingrippano, i polpacci si fanno duri i piedi non lo reggono, ma non può scendere

sotto le venti cassette al giorno, pena l’espulsione senza documenti; il rischio la

galera. Non piange Ibrahim, le lacrime gli costerebbero la perdita di ulteriori

minerali. Sarà liberato a fine settembre più povero e più stanco di quando è

sbarcato.

Non meno tragica è la condizione di Ramesh Khan che viene dal Punjab, India. Lui ha studiato, è

un ingegnere venuto in Italia con la speranza di contribuire alla dote necessaria per permettere

un buon matrimonio alle sue tre sorelle senza la quale rimarrebbero zitelle. Sotto il turbante

che nasconde i lunghi capelli che i Sick non tagliano mai, due occhi neri e fieri e un corpo dalle

movenze eleganti. Mai avrebbe immaginato di scendere al livello di un paria, la casta degli

intoccabili, dopo quello che ha faticato per permettersi gli studi. Raccoglie gli zucchini, in ginocchio

e con vergogna mi dice che è diventato oppiomane. L’oppio che viene forse proprio dalla sua terra

e che nella sua terra non ha mai toccato, qui gli è diventato necessario per calmare i dolori alle

ginocchia. Cinque euro al giorno per poter continuare a lavorare. Tutto il suo guadagno in mano a

chi lo sfrutta. Gli chiedo sconcertata se non hanno provato ad avvertire l’Ispettorato del Lavoro mi

dice si, sono venuti, sono quelli che ci vendono la droga.

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Re:Raccolta di pomodori
« Risposta #1 il: Settembre 21, 2014, 18:52:01 »
c'è da vergognarsi, ma poi alziamo gli occhi a cielo, diamo la colpa al destino e mangiamo pomodori freschi e zucchine grigliate. Senza rimorsi e pensieri. :-\

Birik

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Re:Raccolta di pomodori
« Risposta #2 il: Ottobre 16, 2014, 15:07:44 »
C'è da vergognarsi come chi diffonde foto e notizie su immigrati mantenuti dallo Stato o sugli stessi che a Genova stanno a guardare mentre i Genovesi spalano fango.

nihil

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Re:Raccolta di pomodori
« Risposta #3 il: Ottobre 20, 2014, 19:10:39 »
in certa informazione o pseudo informazione c'è solo acidità.