Autore Topic: Il mio pensiero per te Robin Williams  (Letto 316 volte)

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Il mio pensiero per te Robin Williams
« il: Agosto 13, 2014, 16:19:22 »
Un gesto, è solo un gesto, ma quanto c'è di dolore dietro a quel gesto, dolore, così forte, tanto, e una vita non è bastata a colmarlo, una vita come la sua, una vita senza voglia, senza desiderio quando tutto attorno brillava di luci. E lui, l'uomo nascosto dietro i suoi personaggi, forse tanti, troppi per non rischiare, ha rischiato di soccombere ed è successo.
Nessuno mai può conoscere la realtà di chi ci vive dentro ogni giorno, di chi l'annusa prima ancora di vederla, di chi la vive senza volerla veramente. E lui chissà cosa conosceva di se stesso per non volersi veramente. A noi rimangono i personaggi che non fanno l'uomo, rimangono i volti nei quali si è nascosto, rimane un'immagine che non corrisponde al suo nome, dietro al quale solo lui poteva guardare tanto da non piacersi affatto.
Rimane lo sgomento, sempre, dietro un fatto così tragico, dietro un suicidio di chi sembra non dovere mai morire. E il perché si respira nell'aria, rimane sulla punta della lingua insieme alla considerazione che mai un uomo possa volere per se stesso la morte, meno che mai chi ha tutto e non ha bisogno di niente. Eppure fatti di questo genere accadono, è più eclatante quando a morire è un attore, un uomo che ha tutto, in sordina invece rimane quell'uomo che non conosce nessuno, quello di piccole cose. E paradossalmente nella morte sono uguali, tutti, a dimostrazione che non sono le cose a salvarci, quanto il nostro coraggio di affrontare la vita.


O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato,
la nave ha superato ogni ostacolo, l'ambìto premio è conquistato,
vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta,
occhi seguono l'invitto scafo, la nave arcigna e intrepida;
ma o cuore! Cuore! Cuore!
O gocce rosse di sangue,
là sul ponte dove giace il Capitano,
caduto, gelido, morto.


Orizzonti Esagonali

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Re:Il mio pensiero per te Robin Williams
« Risposta #1 il: Agosto 16, 2014, 11:55:46 »
Un'altra conferma della profonda realtà descritta nel personaggio di Pirandello, "Uno, nessuno e centomila": nessuno vede mai il vero volto di un uomo, al di là delle maschere che si porta addosso e che gli altri o sé stesso costruisce. Robin William, bravo e simpaticissimo  attore, probabilmente non è riuscito a disfarsi della trappola del "personaggio pubblico". Tre mogli e tre figli non sono bastati a colmarlo d'amore a tal punto da rendergli la vita tanto piacevole o perlomeno sopportabile abbastanza da evitare quel tragico epilogo. Ricordiamo ad esempio il nostro Alighiero Noschese, un altro grande dello spettacolo, un attore, imitatore e caricaturista che tanto ci ha fatto divertire coi suoi personaggi di cui metteva ironicamente in risalto gli aspetti più peculiari o discutibili. Anch'egli, dietro la maschera dei personaggi che rendeva così bene sulle scene, nascondeva un animo troppo sensibile ed un dolore interiore non facilmente domabile. Soffriva di depressione e si tolse la vita in una clinica privata nel 1979.
« Ultima modifica: Agosto 16, 2014, 12:02:15 da Orizzonti Verticali »