Il manager di Eni: "La raffineria di Gela non chiude, non licenziamo nessuno"
Previsto un piano da due miliardi di euro di investimenti per riconvertire il sito industriale. In vista progetto per la "raffinazione verde"
Eni non intende chiudere la raffineria di Gela ma riconvertirla e nessuno degli addetti dell'impianto perderà il lavoro. Lo ha dichiarato in un'intervista al Sole 24 Ore Salvatore Sardo, Chief Downstream & Industrial Operations Officer dell'azienda. "Non si parla di chiusura ma di riconversione; non licenzieremo nessuno dei nostri 970 dipendenti", sottolinea Sardo.
Da due settimane i lavoratori sono in stato di agitazione per l'ipotesi di chiusura ora smentita dall'amministratore: "Dirò di più: siamo disponibili a incrementare gli investimenti dai 700 milioni previsti a oltre due miliardi, in un progetto ampio che potrebbe coinvolgere altri settori, ad esempio, l'esplorazione di idrocarburi, la raffinazione verde, e anche un centro mondiale di formazione manageriale sulle tematiche di salute, sicurezza e ambiente".
"Eni ha già affrontato situazioni simili a quella di Gela, cioè impianti industriali in perdita strutturale", ricorda il manager, che cita l'esempio di Porto Torres "dove - prosegue - abbiamo convertito la struttura alla chimica verde recuperando risorse: è la prova che Eni quello che si impegna a fare, lo fa".
R.it Palermo
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