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Seguire diete, tonificare i muscoli in palestra, curare la dentatura, frequentare i centri estetici e acquistare le creme snellenti, idratanti, tonificanti secondo necessità, ci fanno sentire schiavi del nostro aspetto fisico, non possiamo fare a meno di chiederci quanto siamo soddisfatti del nostro corpo. Nel proprio benessere è compreso il piacersi, accettando gli inestetismi.
Sono tante le persone che pensano di essere “brutte”, poco attraenti, che soffrono per il loro aspetto fisico e disperano di poter avere il/la partner in modo duraturo. Si considerano “Il brutto anatroccolo”, titolo della favola che scrisse il danese Hans Christian Andersen (1805 – 1875). La trama del racconto è considerata una metafora delle difficoltà che spesso sperimentano adolescenti e giovani, i quali cercano di esplorare il loro potere di attrazione.
A tutti piacerebbe avere la capacità di attrarre come una calamita, ma la realtà è diversa.
Essere attraente significa possedere qualità desiderabili dal/la possibile partner.
L’attrazione crea una tensione fisiologica e psicologica che ci fa protendere verso la persona che ci piace.
Attrazione fisica e bellezza: sono collegate ? Si ! Però la bellezza è relativa, indefinibile, viene giudicata con criteri soggettivi. Come ho detto in un precedente post non ci sono immutabili canoni di riferimento, non ci sono regole o elementi universali da considerare per esprimere con competenza il proprio giudizio estetico. Se dico “questa persona è bella”, esprimo un giudizio estetico, ma è il mio giudizio, forse non condivisibile da altri.
Il concetto di bello cambia nel tempo e nelle varie culture, non viene considerato con criteri oggettivi riconosciuti validi da tutti, perciò nel tempo vengono espresse diverse opinioni nelle civiltà.
La moda influisce sulle caratteristiche che sono considerate attrattive in una donna o in un uomo. Gli abiti, la pettinatura, il maquillage concorrono ad evidenziare la personalità
Comunque nell'attrazione fisica c’è differenza tra l’uomo e la donna.
I maschi apprezzano in primis l’apparenza fisica femminile, considerano un valore la bellezza complessiva della donna, la quale è attenta al proprio look per essere attraente ed evitare che l’attenzione del partner si rivolga verso altre.
Le ragazze, invece, oltre la bellezza cercano negli uomini altre caratteristiche: la simpatia, la sicurezza, l’intelligenza, la positività.
Ci sono individui non considerati belli/e, eppure hanno fascino, sono seducenti. In tal caso non è l’attrazione fisica ad entrare in azione ma la seduzione. Attrazione e seduzione non sono la stessa cosa.
La seduzione non necessita dell’ iniziale attrazione fisica, ha bisogno di tempo per conquistare in modo progressivo. La seduzione è collegata all’autostima, alla personalità dell’individuo.
Due persone si piacciono per ciò che pensano, per le affinità e cominciano a frequentarsi per capire se c’è empatia, simpatia, possibilità di dialogo. Questa fase o livello è caratterizzato dal confronto sui valori sociali, i gusti.
Una interessante possibilità di seduzione è quella virtuale tramite chat o forum, emotivamente intrigante. On-line nascono infatuazioni, idealizzazioni. La seduzione virtuale può creare i presupposti per rapporti amichevoli, per scriversi in privato, confidarsi, affezionarsi, innamorarsi.
Si comincia dall'interiorità per arrivare all'esteriorità dell'individuo, che diventa fisicamente accettabile anche se non considerato proprio bello dall’interlocutore/trice, perchè reputa preminenti i valori, il comportamento. Tale modo di pensare è tipico di molte donne.
L’assenza iniziale di fisicità fa idealizzare l’interlocutore/trice, con proiezioni di propri desideri, che il tempo e l'incontro nella realtà possono disconfermare con lungimirante disincanto.
Comunque le alternative bellezza (= attrazione fisica) o seduzione, anche virtuale, sono le due vie principali per instaurare relazioni a breve o lungo termine. L’una e l’altra conducono alla stessa meta, al rapporto sessuale, se desiderato dai partner.
Per il maschio l’attrazione fisica è condizione sufficiente per andare a letto con una donna, poi s’interessa dei tratti caratteriali della partner. Invece la femmina ha bisogno nel contempo di un surplus, capire la personalità del possibile partner per instaurare un rapporto fisico. Ma non sempre. Ci sono anche donne che danno preminenza all’attrazione fisica, limitano la loro relazione al coito, poi c’è la fine della relazione oppure il proseguimento, a seconda dei casi.