Autore Topic: Storia di cose antiche  (Letto 256 volte)

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Storia di cose antiche
« il: Luglio 19, 2014, 19:00:51 »
C'era una tavola, lunga, rettangolare, di legno scuro, massiccio, apparecchiata e ricca, di piatti, posate, bicchieri, candelabri e fiori, pronta per un banchetto piena di particolari che avrebbero fatto la differenza, e la facevano, è vero. E immaginare come sarebbe stato sedersi e conversare, nell'attesa delle portate, una dopo l'altra con garbo e nel tempo giusto.
Quella tavola apparecchiata e pronta, nei giorni, all'ora stabilita, c'erano tutte le sedie intorno, e tutto al posto giusto, in attesa e... fruscio di stoffe, gonne che si toccavano, piedi che camminavano, sedie che si spostavano, gambe incrociate, a riposo, e mani, quelle nei guanti, quelle nude e con gioielli, anelli e brillanti, bracciali lucenti, pietre rosse e verdi, alzar di coppe, incrocio di bicchieri, un alternarsi di forchette e coltelli, lucida argenteria sotto la luce dei lampadari a gocce, trasparenti e grandi. Piatti larghi, fondi, e quelli da contorno a bordo dorato, e una rosa minuta tatuata, come una firma, come d'appartenenza.
C'era sotto alla tavola un gran tappeto rosso e blu di quelli coi disegni e arazzi alle pareti, e tutt'intorno quadri di volti e di paesaggi, scene di vita e di mestieri, ritratti o inventati da mani di pittore. Ed una stanza grande come una sala lunga, rettangolare come la sua tavola, con tante porte bianche, alte e uno stemma di spade come a ricordare il tempo, l'età, il ceto e la volontà.
C'era tutto questo e c'è,  sfidano il tempo quelle cose antiche, parlano e ridono tra loro e quelle mura  di una tenuta nel corso della storia, del suo giardino e dei fiori profumati, zampilli d'acqua dalle fontanelle a putti, panchine e sedili di pietra lungo i viali.