Spesso ebbi a parlar con me soltanto
l’alba, d’eterna calma silenziosa,
sì prodiga di pace, rossi e rosa,
ma fredda di risposte, e muto il canto.
A lei donai sussurri d’uomo quanto
può fare solo quei ch’ancor non osa
svelare co’ mortali quel che posa,
con greve crudeltà, su tutto un manto
di lenta e malinconica tristezza,
tessuto con filati d’oppressione,
d’ottundimento e vite di persone
ch’in cambio di sollievo dan cupezza.
Ma l’alba non può sciogliere il dolore,
carezza coi suoi raggi, e tosto muore.