85 centesimi
Sto per aprire quella porta e credo che me ne pentirò.
O forse non me ne pentirò per niente.
Lo so, ho le idee confuse. Ma chi può affermare d averle chiare in situazioni come queste?
Però non voglio indugiare oltre. Dunque, allungo la mano verso la maniglia e, mentre imprimo quel tanto di forza sufficiente, trattengo il fiato e apro.
Entro alla svelta, perché dell’esterno nessuno mi possa notare. Chiudo delicatamente e rimango immobile trattenendo il fiato, mi pare che persino il respiro faccia rumore ed il mio cuore rimbombi come una frana.
Mi abituo all’oscurità, che proprio totale non è, in quanto le luci del giardino ed i lampioni della strada rendono ogni cosa debolmente visibile, ma a me basta così.
Attraverso il salone ammirando il buon gusto dell’arredamento, semplice e giovanile. E’chiaro che qui ci abita una donna, nessun uomo avrebbe un divano rosa e dei cuscini ricamati con Hally Dolly.
C’è un odore strano, che mi ricorda la mia infanzia, sì, mi pare proprio odore di torta di mele. Vado in cucina e la vedo lì, sul tavolo, coperta da un tovagliolo. Dio quanti ricordi mi tornano in mente, la nonna che cucinava la torta ogni sabato perché era il giorno che andavo a trovarla. E mi faceva sempre trovare un regalino; a volte un automobilina, a volte, un libro o altrimenti delle caramelle.
Sono qui per rubare, è la prima volta, ma ho un bisogno disperato di soldi perché ho perso il lavoro.
Devo essere cattivo per forza, perciò come tutti i cattivi, mangerò anche la torta! Alzo il tovagliolo e vedo che sulla torta c’è scritto con lo zucchero “Buon compleanno”. No, non posso, la torta è per qualcuno, non posso rubare anche una festa di compleanno!
Vado in camera da letto, è sempre lì che tengono i soldi. Cerco nel comodino, ma trovo solo riviste di cucina e di moda. Nell’armadio vestiti, camicette, jeans. Sì, deve essere una ragazza giovane e complimenti, è davvero ordinata. Cerco una scatola o qualcosa che contenga denaro. La trovo. E’ piena di foto, altro che dollari. Guardo le foto, lei che abbraccia lui, lui che bacia lei, loro sulla spiaggia con sguardi felici, loro al mare, loro in montagna. Sono un poco geloso della loro felicità. Ah, come sono belli i giovani quando si amano, quando ancora non sanno cosa accadrà loro di brutto! Un poco mi commuovo, c’è stato un tempo che anch’io ero amato e non avevo pensieri.
Rimetto a posto la scatola sentendomi colpevole dell’indiscrezione.
Continuo cercare qualcosa da rubare, ma non trovo niente. C’è un pc, ma non saprei a chi rivenderlo, mi servono almeno gioielli, quelli a smerciarli ci penserebbe Ruby.
Porca miseria, questa ragazza è più in bolletta di me. Guardo dietro ai quadri, nei libri si legge che la gente nasconde qualcosa anche lì, guardo nello sciacquone del bagno, niente.
Torno in cucina apro il frigo, non solo non c’è nulla da rubare nascosto nel portaghiaccio, ma nemmeno qualcosa da mangiare, è tristemente vuoto come il mio.
Torno in sala e svuoto i mobili e finalmente trovo una scatola con lucchetto, ma in cinque minuti lo rompo e lo apro. Soldi niente, ma ormai ho capito che in questa casa non ne troverò, del resto è il mio primo furto, sono sicuro che il prossimo andrà meglio .
Mi metto a controllare le carte, sono bollette non pagate, curriculum spediti e ritornati con la solita frase “la terremo presente” , tre foto tessera, un paio di lettere d’amore; la prima parla di travolgente passione, la secondo dista 2 anni dalla prima ed è di due giorni fa, parla di …sai ho bisogno di riflettere..ho bisogno i miei spazi..tu meriti qualcosa di meglio…rimarremo amici…. Odio un simile uomo che non apprezza questa brava ragazza, ebbene sì, mi arrabbio. Ma non vedi che questa non ha un becco di un quattrino, non trova lavoro, e tu brutto verme la pianti pure? Riguardo le foto, è proprio bella con due occhi buoni che sorridono alla vita, forse ora non più. Chissà dov’è a quest’ora, non serà mica andata a buttarsi sotto un treno? E ci sono macchie su questo foglio, sono lacrime. Scommetto che questa donna ha avuto troppo orgoglio per rincorrerti, brutto schifoso e insensibile ragazzo, dopo tutte le foto in bella posa e la lettera d’amore, ti dovresti vergognare di scaricarla così! Ah se ti avessi qui, di farei ingoiare tutti i denti uno a uno per far durare la cosa di più.
Decido di andarmene, qui non ho trovato nulla, ma una cosa posso ancora farla.
Vado al parco, è l’ora delle prostitute, clienti e spacciatori. Mi nascondo dietro una quercia e aspetto. Ecco, arriva una prostituta con un uomo, ora andranno a fare i loro comodi dietro quel muro. Ma questo è troppo grosso, meglio di no. Aspetto ancora mezz’ora e comincio ad aver un freddo cane e anche paura. Mi domando se ero scemo anche da piccolo e se lo sono diventato tutto insieme solo stasera.
Ecco un’altra coppia, mi pare che questa vada bene. Lascio che vadano dietro il muro, poi con un balzo sono alle loro spalle, con voce fredda e feroce, intimo loro di darmi i soldi. Come arma ho un rametto di legno raccattato in terra, che puntato nella schiena potrebbe sembrare la bocca di una pistola ( l’ho visto in un fumetto). Quelli tacciono. Mi danno i portafogli e prima che si riabbiano dalla sorpresa, io sono già sparito.
Vado nei gabinetti della metropolitana e guardo il mio bottino; in tutto trecento dollari e 85 centesimi. Poco, ma meglio di nulla. Butto via i portafogli e lentamente mi avvio verso la casa, e perché no, voglio comperare un mazzi di fiori, mi sento contento e buono. E scemo.
Sto per aprire quella porta e credo che me ne pentirò.
O forse non me ne pentirò per niente.
Su un tovagliolo scrivo il mio Buon Compleanno, lascio i soldi e i fiori vicino alla torta e silenziosamente me ne vado.
Ho tenuto gli 85 centesimi per me, spero che bastino per un caffé.