Non mi sfugge niente, gentile signora Birik, come non mi è sfuggito notare dai suoi primi messaggi in questo forum che lei è tendenzialmente sinistroide (mi perdoni il termine, ma non dovrebbe dispiacerle) amante della canapa da fumare (se non erro si fuma, non so, mai avuto a che fare con nessun tipo di droghe), che è andata via dall’Italia per sistemarsi altrove; ma non tutti, cara signora Birik, hanno la voglia o la possibilità di sistemarsi altrove. Poi, è facile parlare …. o sparlare.
C’è anche chi ama davvero L’Italia e, nonostante tutto, ci rimane, rispetta le leggi, e cerca di lottare per migliorare la situazione e cancellare almeno alcune delle troppe ingiustizie che sono alla base dell’attuale sistema economico e sociale.
Vorrei vedere, coi miei occhi, un poco di questi predicatori della “pietas” (di cui lei si sente tanto dotta), almeno tra i più benestanti, accogliere in casa propria e a proprie spese, un po’ di questi immigrati, appena sbarcati …. eeeh … eh eh eh, mi farei solo quattro risate, è ovvio.
Certa ipocrisia mi dà la nausea, specie se proviene da gente benestante che non conosce la vera vita di chi deve sbarcare il lunario ogni giorno, non più per vivere, ma per sopravvivere.
A proposito poi delle droghe e droghe cosiddette “leggere”, ammiro quei medici che cercano di far comprendere quanto siano dannose all’organismo umano, specie sul sistema nervoso, nel loro uso continuato, pure se assunte in minime quantità. Ho operato in campo sanitario e questi argomenti li conosco.
Le culture più complete sono quelle multietniche,
Sarà, ma sono anche più complesse e più difficili da gestire specie in un regime democratico.
penso per esempio a Londra che ha accolto Indiani e Giamaicani fin dagli anni '50 e che hanno contribuito a creare una città sfaccettata e divertente.
La società anglosassone ha potuto assimilare più lentamente e seriamente l’immigrazione riuscendo a far integrare i loro immigrati. E’ una storia diversa. S’eppur, di tanto in tanto, ultimamente vengono a galla notizie (ne parlò anche Radio Rai qualche anno fa) di un sottile ma diffuso malcontento per il degrado, che in alcune zone sembra intollerabile, di ghetti sorti negli ultimi decenni a causa dell’immigrazione massiva.
l’Italia poi non è affatto in grado di poterla anche solo pensare, figuriamoci gestirla, non ne abbiamo il tempo né le possibilità concrete; a parte le chiacchiere dei politicanti.
I razzisti destroidi se ne facciano una ragione e continuino a inveire contro poveri esseri.
Nessuno qui inveisce contro “poveri esseri”, aggiungo “umani” perché tali sono, non solo “esseri”.
Non so cosa intende lei per “razzisti”; … “razzisti destroidi” poi, immagino voglia essere un rafforzativo.
Il razzismo, nel vero senso del termine, non esiste più sin dalla fine della seconda guerra mondiale; non mi è giunta notizia che in Europa ci siano ancora campi di sterminio per la discriminazione razziale o camere a gas destinate all’eliminazione di esseri umani, forse persisteva nei Paesi dell’Unione Sovietica che, tra l’altro, non mi pare fossero destroidi.
Sicuramente ci sono razzisti tra gli immigrati (si vedano i musulmani, giusto per fare un esempio).
Meglio essere colonizzati dalla brama di potere americana, meglio permettere istallazioni satellitari e trivellazioni incondizionate ...
Come quando gridavamo contro gli Albanesi ladri e assassini e ora siamo ad approfittare della loro manodopera dislocando aziende e togliendo lavoro ai nostri connazionali in favore di chi possiamo sottopagare e sfruttare. La ruota gira, e gira talmente in fretta che la ricca Svizzera ha messo il veto ai tanti frontalieri Italiani che lavorano nel paese di Bengodi, la cui prostituzione è alimentata quasi esclusivamente da nostre ragazze tuttofare!
Sembra farneticazione o presa in giro, o pura provocazione, non si può commentare, mi sentirei ridicola se lo facessi. Per la mia esperienza di volontariato so che quando una persona parla (o delira) sotto la spinta della sola emotività non si può ragionare o farla ragionare se non dopo che si sia calmata.
A meno che lei non appartenga alla categoria di coloro che in prima persona possono dire che :
ora siamo noi ad approfittare della loro manodopera dislocando aziende e togliendo lavoro ai nostri connazionali in favore di chi possiamo sottopagare e sfruttare. In questo caso potrei commentare, ma sarebbero pareri irritanti o ritenuti offensivi e mal graditi a qualcuno.
La Svizzera è innanzitutto è un Paese democratico sul serio ed stato deciso attraverso un referendum popolare:
"“
in tempi di continua sottrazione di sovranità nazionale, continua a credere nelle virtù della democrazia e soprattutto della democrazia diretta, che permettere al popolo di esprimersi su qualunque argomento, anche quelli meno graditi al governo e all’istituzioni […] l’iniziativa lanciata dell’Udc, il partito conservatore di Blocher, contro “l’immigrazione di massa” ovvero contro gli accordi con l’Unione europea che hanno di fatto liberalizzato il mercato del lavoro svizzero, aprendolo ai cittadini dell’Unione europea.
Questo significa che da domani la Svizzera chiuderà le frontiere e che gli oltre 60mila frontalieri italiani che lavorano nel Canton Ticino perderanno il posto di lavoro? Ovvio che no.”http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/02/09/perche-la-svizzera-dice-no-allimmigrazione-di-massa/P:S:: La “Pietas” ha certamente a che vedere con le religioni, anche con quella cristiana, si informi più accuratamente! In ogni modo ha un originario significato un tantino differente (per non dire opposto) da quella che penso sia la sua interpretazione. Si ripassi bene la storia di Roma prima e poi del Cristianesimo.
E comunque, almeno per me, questa non la ritengo una disputa su chi è più astuto nel far prevalere la propria concezione di vita, o le proprie idee. Io cerco di evidenziare gli aspetti peggiori e più deleteri che stiamo vivendo e che vivremo. Non saremo nemmeno noi, forse, a pagare completamente lo scotto di ciò che sta accadendo, forse in molti abbiamo ancora la “pancia piena”, ma di sicuro ne saranno vittime i più giovani e le generazioni seguenti. E se la mentalità imperante sarà quella del buonismo sinistroide … Si salvi chi può! e qualsiasi modo sarebbe giustificato. Quando la nave affonda ognuno reagisce come sa e come può, chi d’istinto, chi in maniera più ragionata, per la sopravvivenza; l’importante è sbrigarsi prima che la nave affondi del tutto.
Si goda in tranquillità il sole di Capo Verde! e, se può, magari per “pietas” si occupi un pochino anche di quelle ragazze, “carne fresca”, che per bisogno e per due soldi regalano il loro corpo agli squallidi vecchietti europei che ne approfittano. Anche se ho letto ultimamente che arrivano pure donne ultracinquantenni in cerca di giovanotti capoverdiani belli e prestanti…
Spero inoltre che gli autoctoni non vengano sfruttati troppo dagli occidentali che sono quasi tutti turisti o proprietari di locali…
Stia bene!