Sarà che ormai nessuno più vuole cambiare, prendere o lasciare, un rischio troppo grosso per un salto nel fosso. E poi che ne sarà di chi senza voltarsi a guardare, è andato giù nel buio e non risale, almeno non fino a qualche punto. Forse accade come dentro a quei cartoni di bambini, che il lancio scopre un mondo tutto nuovo fatto di colore e trame dai tessuti sottili e lucidi, trasparenti fino a mai finire. E poi scoprire che al mondo precedente manca tanto se camminando sulla nuda terra di questo nuovo, un odore come di gelsomino si sprigiona a più non posso. Sembra come se gli animali e le piante e l'aria tutta fosse così gentile da avere quasi rimorso per tutte quelle volte in cui non ci si è resi conto di come tutto intorno non è scontato, nemmeno in un solo istante.
Avanza lo sguardo, meravigliato e insieme accecato da tutte quelle luci, e versi di animali che accolgono, chiamano, richiamano attenzione dopo che per chissà quanti anni, nessuno mai aveva osato tanto. Ed una mano invisibile quanto presente, tende e protende perché ad essa ci si affidi e come ad occhi chiusi ci si abbandoni senza mai dubitare. Così dev'essere, così qualcuno se lo sogna, per questo rischia, per questo prima i poi si salva, lontano e provato da un mondo tutto uguale, lascia quel conosciuto, peggio sicuramente non può trovare.