E' cosė triste lei quella mattina in balia di se stessa senza riuscire a trovare vie d'uscita. Sola con i suoi pensieri, in preda ad un delirio, sfiora la sua bambina accorgendosi d'averle fatto male quando č ormai troppo tardi per rimediare.
E' cosė triste lei per ogni giorno a chiedersi se avesse dato ascolto ad un qualcuno senza poi sprofondare in quella sua solitudine esistenziale dove non c'č nemmeno uno, tutti sono andati e lei č rimasta sola.
E' cosė triste lei che guarda fuori dietro quel cancello e non vede l'ora di prendere la vita per ricondurla al punto e poi svoltare pagina e scriverne una nuova.
E' cosė triste lei costretta a fare i conti con se stessa come se non bastasse come se la sua coscienza non l'avesse abbastanza torturata.
E' cosė triste lei che non ha colpa dov'era quella mattina se lo chiede ancora, vede le mani tremare d'emozione ed una speranza lenta salire fino al cuore.