Al mio ognuno

[presenza]

Che tu possa gioire quando pensi che la vita ti sta portando via qualcosa.
Che tu possa dire grazie di ciò che hai quando pensi di non avere niente.
Che tu possa perdonare quando la tristezza vela lo sguardo e non ti fa vedere il bello del momento, della mattina quando ti svegli e il giorno ti saluta.
Che tu possa dire mi dispiace alla mente quando genera pensieri negativi.
Che tu possa amare sempre anche quando pensi  di non essere più capace.

[Birik]

Un inno alla vita che continua non ostante.

[nihil]

difficle essere così, siamo esseri umani, ma bello sperarlo.

[presenza]

Proprio perchè siamo uomini abbiamo la capacità di scegliere d'essere finalmente consapevoli.


 «Il più grande sostegno che si possa avere è l'attenzione cosciente, che vuol dire essere completamente presenti in ogni singolo momento. Se la mente rimane ben centrata, non può fabbricarsi storie sull'ingiustizia del mondo o degli amici, o sui propri desideri o dispiaceri. Tutte queste storie potrebbero riempire molti volumi, ma, quando siamo consapevoli, questo chiacchiericcio si arresta. Essere attentamente coscienti vuol dire essere completamente assorti nel momento presente, senza lasciare spazio a nient'altro. Ci lasciamo riempire degli accadimenti momentanei, quali che siano — sia che siamo in piedi, o seduti, o sdraiati; sia che proviamo piacere o dolore — e manteniamo una consapevolezza senza giudizio, semplicemente "prendendo atto"». (Ayya Khema, Sii un'isola - © copyleft perle.risveglio.net)