Autore Topic: Pilato. Atto unico  (Letto 2608 volte)

vasco spagnoli

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Re:Pilato. Atto unico
« Risposta #15 il: Maggio 19, 2014, 11:07:05 »
(X) CLAUDIA - Se è così, mandarlo da Erode è stata l'azione più vile che potessi fare.
PILATO - Basta. Non voglio più sentirne parlare. Cos'è tutto questo pietismo per un ciarlatano pazzo e irresponsabile? IO faccio quello che ritengo giusto. Sono nella legalità. Chiunque al mio posto farebbe altrettanto. (Si avvia, si ferma, torna vicino alla moglie) Claudia, Caludia...Non ti trovo più. Mi sfuggi e mi giudichi. Ho bisogno di te. (Comincia a spogliarla lentamente).
CLAUDIA - Non ti farà sentire meno solo.
PILATO - Ti sono mancato per troppo tempo. Non vendicarti ora.
CLAUDIA - Siamo dalla stessa parte.
PILATO - Abbracciami, Claudia.
CLAUDIA - Sai che uno di quelli che erano con lui quando lo hanno arrestato stanotte, si è impiccato?
PILATO - (Resta per un po' a fissare la moglie, poi si allontana mormorando) Ne parleremo, Claudia, ne parleremo. (Esce)
CLAUDIA - E' perduto, è la fine. E' un'altra vita ormai, un'altra vita...E non posso fare niente...Non sono più con lui, non sono con nessuno. Sono sola, per la prima volta sola. (Si rivolge a qualcuno invisibile) E' questo il tuo bene? Questo annullamento è il bene rivelato da te? La tua redenzione? Non l'accetto, non l'accetto! Perché il male che fa è spaventoso, non resta più niente. E' questa la tua guerra? E' questa? Non sapere mai di essere nel giusto o nell'ingiusto? Questa guerra dentro di me, sei tu? Eh, sei tu? Comincia con l'odio l'amore per te? (Pausa) Guardami...Guardami Yesciua...Guardami! (Si inginocchia, le mani lungo i fianchi, gli occhi fissi davanti a sé. Buio)
(Quando torna la luce, Pilato e mezzo seduto sul tavolo, si rivolge al pubblico)
PILATO - Se fossi stato il cittadino modello cantato da Orazio - "jus ac tenax propositi vir" - non avrei avuto esitazioni: avrei voltato le spalle alla piazza tumultuosa, ai sinedriti arroganti e avrei affidato ai soldati il compito di restaurare l'ordine. Ma in quei momenti ero tutto fuorché l'uomo giusto e fermo nelle sue risoluzioni. Improvvisamente, nella mia mente era scattata una molla e mi sembrava d'aver trovato la formula geniale e risolutiva per trarmi d'impaccio. Il Nazareno era un galileo. E dunque, quale miglior giudice per lui di Erode Antipa, tetrarca di Galilea, che in quei giorni, insieme con Erodiade, la moglie concubina, era nel suo palazzo, a Gerusalemme, in occasione delle feste? Il tetrarca aveva poteri giurisdizionali, per cui se Yesciua aveva cominciato la sua attività delittuosa, ammesso che la sua attività fosse delittuosa, in Galilea, non v'era alcun dubbio, in base al principio del "forum delicti commissi", che la sentenza spettasse al tetrarca. In realtà Erode non aveva alcun potere di emettere sentenze fuori del proprio territorio e tanto meno sentenze di morte. Tuttavia, l'idea di mandare il Nazareno a Erode Antipa mi parve geniale. Una sorta di soluzione liberatoria  che mi avrebbe consentito, oltretutto, di ingraziarmi il tetrarca, riconoscendogli un potere che non aveva. Anche se dentro di me sapevo che il Nazareno sarebbe tornato, poiché ero certo che a quel processo ero inevitabilmente ed indissolubilmente legato.
ERODE - (Appare in luce) Pensi che non l'avessi capito che si trattava di una trappola? Tu da me non volevi un consiglio, volevi un verdetto. Sapevi che non avrei potuto condannare il Nazareno (continua)

vasco spagnoli

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Re:Pilato. Atto unico
« Risposta #16 il: Maggio 19, 2014, 13:50:48 »
(XI) quindi, non avrei potuto non assolverlo. D'altra parte lui non ha fatto nulla per rendere più credibile l'assoluzione. (Appare Yesciua ma resta in ombra. Erode si rivolge a lui) Sai che idea mi era nata nel cervello? Mi ero messo in testa che tu fossi lui, il Battezzatore resuscitato dai morti dopo appena un anno. Certo, non sarei caduto nell'errore se tu ti fossi degnato di farti vedere da me, prima. Sapevi che per un po' di tempo siamo stati vicini di casa? Tu a Kafarnao ed io a Tiberiade. Hai visto che bella città ho fatto costruire per i miei sudditi?
PILATO - (Al pubblico) Che non volevano starci né da vivi né da morti, perché era impestata e c'erano più tombe che persone.
ERODE - E così non ci siamo mai incontrati. Sono un po' deluso che tu non sia il Battezzatore resuscitato dai morti...A proposito, perché non hai mosso u dito per salvarlo? Il tuo battistrada! E' vero che in principio c'è stata una grande disputa fra voi, perché lui ti aveva proposto di allestire miracoli in sua vece e tu gli hai risposto che non si deve ingannare nessuno, nemmeno per un fine buono come aveva fatto Mosè? E' vero? In un solo colpo hai distrutto le tavole di Mosè e tutto il Leviatano. Per questo i preti ti vogliono morto! Se non è vero che Dio si è rivelato a Mosè, allora cade tutto. E il Sinedrio allora cosa rappresenta? Nient'altro che un potere politico. Cosa stavo dicendo prima?...Ah, si, il Battezzatore. Si vede che l'hai convinto, se alla fine ti è caduto ai piedi a ti ha detto: Sei tu! (Pausa) Tu chi? Da dove vieni? Dire che vieni dal deserto non significa niente. Tu non sei un osservante, come il Battezzatore. Sei un figlio del sole? Ma sei nato sulla terra o ci sei arrivato dal cielo? (Pausa) Non lo dirai mai, lo so, hai ragione. Eppure sono queste le domande che ci facciamo tutti quanti. I tuoi miracoli, anche se sono inventati mi fanno impazzire perché non sono tetri, sono allegri e teatrali. No?...Beh, io li vedo allegri. (Lunga pausa) Perché mi guardi così? Mi condanni perché ho fatto tagliare la testa al Battezzatore? (Il tono sale) Era una testa calda! Un grand'uomo, ma aveva il torto di odiarmi. (Al pubblico) Tutto l'Oriente aspettava la fine del mondo, quando è apparso il Battezzatore ad annunciare la venuta del Messia. E lui preparava il terreno. "Bisogna liberare il popolo dagli Erodi", gridava, "e restaurare la dinastia degli antichi re mosaici!" Insensato. Con i romani in casa pronti a saltarci addosso al primo accenno di guerra civile. Senza contare che io ero sull'orlo di una guerra con gli arabi. Il loro re Arete mi odiava perché gli avevo mandato indietro sua figlia, che era mia moglie. Gliel'avevo mandata indietro perché a letto era una statua. Per penetrarla, tutte le volte dovevo usarle violenza...E avevo sposato Erodiade, che era mia cognata e anche mia nipote. E il Battezzatore ne aveva approfittato per mettersi a gridare allo scandalo e ad aizzare il popolo contro di me. Profeta o no, lo presi e lo rinchiusi nell'Acheronte. Li per li avrei voluto castrarlo, ma poi non lo feci. (A Yesciua) Non avevo intenzione di ucciderlo. Erodiade si, Erodiade voleva ucciderlo perché si sgolava a chiamarla puttana, meretrice, baldracca...Io non volevo ucciderlo. Ma poi Erodiade mi mise nel letto sua figlia Salomè, un animaletto idiota tutto sesso, che mi chiese la sua testa. Lo feci uccidere all'alba. Come un gallo...scuoteva la testa...Era un anno fa, il giorno del mio genetliaco: cinquant'anni. La sera organizzai un grande spettacolo, con Salomè prima ballerina...Il teatro è la sola realtà, la vita non è che finzione.. (Al pubblico) E lui, in pieno Sinedrio fece un grande colpo di teatro, quando disse a quei figli di puttana di essere il Figlio del vero Dio! Magnifico! Stupendo! (Punta il dito verso il pubblico) Voi vorreste essere i Figli di Dio! Voi, la Chiesa! Questa è la verità. Così il presente e il futuro sarebbero nelle vostre mani. Il Messia voi non lo volete. Che sia sempre sul punto di venire, ma che non arrivi mai...Voi vorreste un Messia che prima passasse dalla Chiesa a prendere ordini. Invece questo prima è passato dal popolo e non solo non vi ha riverito, ma vi ha detto che siete degli ipocriti e falsi e che dovreste andarvene. Magnifico! (Continua)

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Re:Pilato. Atto unico
« Risposta #17 il: Maggio 20, 2014, 08:37:30 »
Povero Gesù, se avesse saputo cosa ne hanno fatto negli ultimi 2000 anni...forse non si sarebbe fatto crocefiggere!


vasco spagnoli

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Re:Pilato. Atto unico
« Risposta #18 il: Maggio 20, 2014, 10:35:42 »
E povera Maria! Gabriele le aveva detto che avrebbe partorito il salvatore del mondo, ma non le aveva detto che sarebbe stato crocifisso.

vasco spagnoli

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Re:Pilato. Atto unico
« Risposta #19 il: Maggio 20, 2014, 16:03:57 »
(XII) Sei un poeta, Nazareno! Un cantore, un mago straordinario. Sei il più grande personaggio teatrale della storia! Con te è cominciato il futuro. Ti mando libero, Nazareno...a un patto. A patto che tu mi faccia un miracolo, un gioco. Tu me lo fai ed io ti mando libero in Galilea. (Al pubblico) Ma lui il miracolo non volle farlo. Non disse una parola, non aprì bocca. Ma io non volevo lasciarmi coinvolgere in quella vicenda. A prima vista, condannando il Nazareno, avallando cioè la decisione del Sinedrio, avrei conseguito due obiettivi importanti: avrei tolto un fastidio al procuratore e mi sarei conquistato il favore di Anna, il potente patriarca dei giudei. Ma poi? Avrei finito per addossarmi ogni responsabilità. L'odio che il popolo di Galilea nutriva nei miei confronti per la decapitazione del Battezzatore, avrebbe trovato nuove ragioni per alimentarsi. E poi, dopo tutto, se Pilato non aveva voluto emettere la sentenza, una ragione doveva pur esserci. Meglio quindi buttare la cosa sul ridicolo, farsi beffe del prigioniero e delle sue pretese regali. Sdrammatizzare, insomma. I soldati e gli uomini della mia corte furono prontissimi a cogliere il mio desiderio. Il Nazareno venne spogliato e rivestito di vesti scintillanti, gli misero sulla testa una corona di carta dorata e fra le mani una canna che avrebbe dovuto rappresentare lo scettro. Il Nazareno pretendeva di essere un re, il re dei giudei? Ed io non tenevo in alcun conto la sua rivendicazione, la giudicavo ridicola e lo burlavo. Per liberarmi della grana rifilatami dal procuratore, scelsi la soluzione che ritenevo più intelligente. Se avessi aderito alla richiesta di Caifa e avessi pronunciato un verdetto di morte, avrei mostrato di prendere sul serio le ambizioni del Nazareno, vere o presunte che fossero. E mi sarei tirato dietro un'infinità di guai. Rimandai perciò al procuratore quel prigioniero troppo ingombrante. (Erode torna nell'ombra).
PILATO - (AL pubblico) Pur avendola prevista, non gradii affatto la decisione di Erode. Però, in  fondo, il Tetrarca, a pensarci bene, non aveva dichiarato la propria incompetenza. Se si fosse dichiarato incompetente non avrebbe nemmeno proceduto con l'interrogatorio, me lo avrebbe mandato indietro immediatamente, In realtà, dunque, aveva giudicato e sia pure in forma del tutto anomala aveva emesso un verdetto di assoluzione. Ma la folla, là fuori, pretendeva lo spettacolo che gli era stato promesso. Ricorsi allora a un altro stratagemma. In occasione di feste importanti, il diritto romano prevedeva la grazia ed il conseguente rilascio di un prigioniero. Per salvare il Nazareno, avevo quindi due possibilità: potevo far ricorso all'abolitio: rilascio di un prigioniero non ancora giudicato, oppure all'indulgentia, cioè grazia del condannato. Nel caso del Nazareno, l'istituto da applicare era quello dell'abolitio, dato che nei confronti dell'imputato non era stato emesso alcun verdetto. Ma se avessi deciso di liberare il Nazareno senza appellarmi alla folla, il mio gesto sarebbe apparso come una sfida aperta ad Anna, a Caifa e agli altri capi del Sinedrio. Pensai perciò di offrire al popolo la possibilità di scegliere tra la liberazione di Yesciua e quella di un altro prigioniero. (Verso le quinte) Fate entrare Bar-Habbas!
(Entra Bar-Habbas. Indossa una tunica nera a brandelli. E' legato per i polsi.)
BAR-HABBAS - Sei tu il mio giudice? Non ti accetto. Il mio giudice è soltanto il popolo. La verità è il popolo. Ma che ne sai tu della verità? E il mio amico Menaem dove lo avete messo?
PILATO - Quello che abbiamo arrestato insieme con te?  Un terrorista in meno.
BAR-HABBAS - Mi hanno detto che è rimasto due giorni e due notti seduto per terra con testa appoggiata al muro, dopo i vostri interrogatori. Sembrava vivo, ma era già morto. Era un bravo ragazzo Menaen, ricordatelo. Con me invece vuoi dare una dimostrazione di forza attaccandomi al legno. Sono pronto. Crepare oggi o domani, che differenza fa? Preferisco crepare oggi. Crepare su una croce è meglio che crepare in un letto: è più estetico.
PILATO - Sei retorico Bar-Habbas. (Verso le quinte) Fate entrare il Nazareno.
(Entra Yesciua. Indossa una tunica sfarzosa ed ha in testa una ridicola corona)
BAR-HABBAS - Ti sarebbe stata meglio la mia corona, invece di questa. Ti hanno ridotto male i tuoi preti. Sei diventato un'immagine retorica. Io non credo che tu sia il Figlio di Dio, ma credo che tu sia un uomo perfetto. Questo mercato fra me e te è uno sporco trucco di Pilato per dividerci. Io e te insieme avremmo potuto davvero cambiare la faccia del mondo.
(Pilato si mette in mezzo ai due e li conduce al proscenio, rivolgendosi alla folla)
PILATO - Chi volete che vi liberi, Bar-Habbas o Yesciua chiamato il Cristo?
LA FOLLA - (Dopo un silenzio) BAR-HABBAS!
PILATO - (E' sconcertato) Che devo fare di colui che chiamate il re dei Giudei?
LA FOLLA - (Un urlo assordante) Crocifiggilo! (E poi ancora) Crocifiggilo! (Buio)
PILATO - (Resta solo in u cono di luce, si rivolge al pubblico) Dunque, era tutto finito? Non mi restava altro da fare che pronunciare, secondo i termini di rito, la condanna a morte del prigioniero? Ora avevo finalmente capito di avere di fronte non uomini ragionevoli con i quali discutere, ma un mostro da blandire, al quale inevitabilmente avrei dovuto in qualche modo dare soddisfazione. Quel mostro voleva sangue. Ed io pensai che la visione del sangue, forse, avrebbe potuto placare il mostro. Nn mi restava altro che quella terribile, barbara, orrenda tortura che è la flagellazione. (Su uno schermo che viene calato dall'alto, vengono proiettate scene filmate di una flagellazione) Il prigioniero spogliato e legato a una colonna, le fruste con le cinghie di cuoio che si abbattevano aritmicamente sul suo corpo, spaccando la pelle e facendone zampillare il sangue. (Continua)

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Re:Pilato. Atto unico
« Risposta #20 il: Maggio 20, 2014, 18:12:28 »
E povera Maria! Gabriele le aveva detto che avrebbe partorito il salvatore del mondo, ma non le aveva detto che sarebbe stato crocifisso.

...insomma un destino taroccato!  :(