E' lungo il corridoio come le speranze di quelle che trascinano le gambe e ti guardano negli occhi. Cercano risposte, fanno tante domande, si chiedono il perché e non si aspettano più niente. Sono le vite di chi sta accanto e passa, di chi chiusa la porta dimentica la vita, di chi il mondo fuori non sa dell'esistenza. Pareti gialle tutte quante uguali, rompono l'equilibrio le porte di azzurro colorate, qualcuno esce, qualcun altro entra, molti sono dentro e non hanno più voglia nemmeno di guardare. Nulla è perduto, signore del mattino, loro lo sanno e riconoscono quel grido. E' solo un attimo, e poi c'è tutto quanto il tempo. E' nel sorriso, nel divagare di parole, e poi qua e là carte colorate.