Tanti i colori, tanti i sapori, il nero lì in fondo e poi quello verde, tisana e anche miele, e zucchero grezzo. Bustine a ventaglio, scatole e latte, figure sul fondo, una scritta anni ottanta. Tazze e tazzine, piattini e teiere, e poi c'è il cinese, l'inglese e l'indiano, profumo di spezie, cannella e anche pepe. E' in erba o in bustine, il cucchiaino è d'argento. Un vaso di fiori troneggia sul banco tutto bianco e poi nero in contrasto col fondo. C'è un armadio scavato e una parete di mezzo, tanti libri e poi libri e anche foto di antichi, di un palazzo, una via, una faccia e un bambino.
A sinistra racchiuse da vetri e merletti torte, dolci, biscotti e viennette candite, cioccolato, fruttini, mandorle bianche e dessert piccolini, mostarde e fichi, babà e cannoli piccini. Una tazza ho davanti e il vapore mi annebbia, bevo a sorsi e m'inebria quel sapore fruttato.
Liberamente ispirato ai racconti da tè.