Voleva ś gridare di fronte a quello scempio, raccogliere se stessa e portarsi via per sempre. Mettersi dentro una borsa, la prima a portata di mano e poi tuffarsi in mare con scarpe e senza calze. Eppure non l'aveva il coraggio del burattino, sapeva solo suonare quel pianoforte scordato coś nessuno le si avvicinava e lei poteva almeno risparmiare voce e parole.
Quello era il suo rifugio, quello il suo paravento, andava ĺ a sedersi e cominciava a suonare.
Un giorno non pasṣ, e lei vide strano quell'uomo, penṣ di rifugiarsi ma non fece nemmeno in tempo che quello la tiṛ per i capelli e se la porṭ lontano. Quel giorno è ormai passato, rimane solo un pensiero strano, vaga come una trottola, e nessuno l'ha ancora fermato.