Se mai ci sono stata, adesso sono dispersa. Trovatemi balene con le vostre grida marine, solitaria è la notte e il giorno nessuno più riconosce. Sotto la propria ombra si nasconde il corpo e chiedersi se è ancora di questo mondo giova a orientarsi in mezzo a tutto questo quanto niente.
Ho il volto pieno di ciò che non ha colpa, e le mie mani si fermano a guardare cosa vorranno tutti questi pensieri, cosa diranno tutti questi sensi, ho solo voglia di mettermi a tacere per non rispondere, per non dire più niente.
Chiedo a me stessa il conto da pagare, chiudo la porta e aspetto senza suonare, c'è un gran silenzio qui tra queste mura mentre il dolore martella a questa tempia.