Lenzuola bianche, senza manco una stampa, ma solo con il ricamo a giorno in numero di sette, così per gli asciugamani, e le camicie lunghe per la notte. Aggiunga anche un pigiama, poi una tovaglia buona e sette per tutti i giorni, dodici strofinacci e grembiuli da cucina, guanti da forno e presine a volontà. E non dimentichi ancora pantofole da bagno, teli da doccia e teli per il mare, fazzolettini in pizzo e scarpe per la notte. Vestaglie da notte e quelle per il giorno, centrini per i mobili, tappeti per il soggiorno e tendaggi per le stanze buone. Coperte da letto grande e quelle da lettino, piumone e trapuntina e lenzuola di flanella e lino.
Metta tutto dentro la panca, ritirerò domani, qui c'è solo un acconto, il resto alla consegna.
E tu figlia mia scegli soltanto quello che indosserai la prima notte e basta, al resto ci penso io che sono la tua mamma.
E quella già a dieci anni, a scegliersi la camicia, non è forse prestino? Ma no, che vai dicendo non è mai troppo presto, perché non si sa mai, il tempo giunge in fretta a cavallo del suo vento.
Così quella nonna, quella come ce ne sono tante, fu una bambina solo per pochi mesi. A sedici anni appena, ancora con le bambole, conobbe il suo bel principe e insieme con la panca una mattina di maggio gli fu data in sposa.