Aveva dei sogni, come tutti quanti, la sera prima di addormentarsi li ripassava a mente così poteva rivederli in sogno e solo lì viverli come fossero stati tanti. La mattina poi prima di alzarsi apriva gli occhi al mondo e diceva che avrebbe realizzato ciò che di notte aveva solo sognato.
Era vero quel tempo che a loro dedicava, era vero quell'attimo anche solo pensato, era vero quel profilo disegnato.
Di giorno era come tanti, poi si fermava un istante e tutto passava come non fosse mai stato. Qualcuno avrebbe detto che la sua testa andava tra le nuvole e la terra, ma chi poi è così solido da avere i piedi ben piantati a terra?
Nel suo disegno c'erano tante cose, perfino un gatto che non sarebbe mai morto. Tutto è così limitato e basso che basta un sogno a capovolgere pure i piani, senza dimenticare che ci sono anche i fondi.
Bastava credere e tutto si realizzava, senza fatica e senza nemmeno un soldo.
Fu così che piano piano visse ogni sogno sedendo su una sedia, o di notte dormendo nel suo letto bianco.
