Autore Topic: Una storia da raccontare - incipit da continuare  (Letto 620 volte)

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Una storia da raccontare - incipit da continuare
« il: Aprile 02, 2014, 23:51:51 »
Avevo sempre una storia da raccontare quando la sera d'estate mi sedevo sui gradini della porta e illuminato dalla luce della luna cominciavo. Tutti i bambini del quartiere mi ascoltavano, e mi piaceva che si chiamavano l'un l'altro per poi venirsi a sedere tutti intorno a me.
E forza Don Custioni, suvvia raccontaci di quella volta che il mare e il pesce grande... Ed io tanto per cominciare avevo un rituale fatto di semplici gesti, di poche cose. Davo voce a mia moglie di portarmi i lupini, e poi lisciavo i baffi lunghi prima uno poi l'altro, guardavo il cielo, spiavo di sott'occhio i ragazzini e quando avevo la ciotola dei lupini in mano davo inizio ad una storia, una qualunque, e magari me l'inventavo. Finiva quasi sempre che ci credevo così tanto a quelle parole, che poi non ricordavo più se quella storia fosse stata vera oppure no, era mia moglie che interveniva sempre e aggiungeva sciamunitu cchi dici...
Un giorno mi venne di raccontare quando i pescatori mi portarono con loro per pescare. In verità fu una scommessa, sì fu per principio che quella notte decisi d'imbarcarmi, loro m'avevano sfidato, avevano detto ch'ero una femminella ad andare ancora in giro con mia madre, ed io bambino sì, ma non cretino volli che a tutti i costi mi prendessero a dimostrazione del mio coraggio. Quella notte tremai di freddo e di paura su quel peschereccio, maledicendomi per aver osato troppo, e ad ogni pesce che issavano io me la facevo sotto per la preoccupazione di vederlo sanguinante, con quell'amo attaccato a perforare la guancia, e gli occhi aperti e tristi a chiedere pietà.
Fu allora che cominciai a mangiare solo erba come disse mia madre per tutto il tempo che visse, poverina, mentre io non sentii particolarmente la mancanza.
Quel racconto degli occhi del pesce quasi imploranti pietà, impressionò talmente quei ragazzini, che quella sera ebbi come l'impressione che il giorno dopo non sarebbero tornati ad ascoltare nessuno delle mie storie. Invece con mia grande sorpresa l'indomani si presentarono appena misi fuori da casa una sedia sgangherata. Avevano chiamato anche rinforzi, segno che quel racconto li aveva colpiti tanto. Infatti mi proposero di raccontare la mia storia e ancor più piena di particolari. In verità non ne conoscevo molti, di particolari, sapevo solo quello che avevo detto, e mi sentivo stupido a non avere altre parole da inventare. Poi mi venne un 'illuminazione, avevo dimenticato totalmente quella figura strana che si era unita al gruppo soprannominato il piantagrane.

nihil

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Re:Una storia da raccontare - incipit da continuare
« Risposta #1 il: Aprile 03, 2014, 08:35:22 »
bella storia affascinante, sembra che i bimbi siano ancora lì ad aspettare!