Autore Topic: Una città del sale...  (Letto 1788 volte)

maestrobrutti

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Una città del sale...
« il: Marzo 30, 2014, 22:25:50 »
senza mare non ci può essere sale, disse roco il mio amico Rocco, ma il sale non è mica solo residuo delle onde, risposi seccato. Anch'io in fondo la pensavo come Rocco, un sale senza mare è sciapo, non serve a far infiammare il palato di quel sapore universale, che sa accompagnare qualsiasi cibo... Poi però pensavo alle capre, che leccano il sale mica in riva al mare, non sono animali costieri, né lasciano le impronte da ungulati sulla spiaggia, mi veniva in mente pure un cavallo che freme dopo una corsa che manda fuori una schiuma bianca, come una vena salmastra, una traccia di salgemma su un corpo caldo. Ma il sale é materia minerale, possiede anima viscerale, oltre che solubile, volubile, di chi si imbarca per acque mosse. Viscere della terra, miniere, custodi del tesoro bianco prima dell'oro, merce di scambio, mossa da carri, zattere, messa sulle sardine, sulle carni, sulle olive, sparsa da terribili sui campi assediati... il sale non é anima di mare, solo, ma pure di terra, natura anfibia, che approda sulle coste come sgorga dai meandri di grotte e rilievi.
La città del sale è una sua creatura montana, un suo lascito in cultura, sua emanazione economica, soluzione di sale.
Salisburgo ho visitato ieri (continua, se vi gusta un seguito)
« Ultima modifica: Marzo 30, 2014, 22:37:42 da maestrobrutti »

presenza

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Re:Una città del sale...
« Risposta #1 il: Marzo 30, 2014, 23:00:51 »
Una bella assonanza di suoni, e un'associazione di immagini...
Ma oltre a presentarci la seconda parte del tuo racconto, parlaci un pò anche di te nella sezione Presentazioni, farai cosa gradita a noi e a te.
Grazie
« Ultima modifica: Marzo 31, 2014, 13:28:59 da presenza »

nihil

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Re:Una città del sale...
« Risposta #2 il: Marzo 31, 2014, 08:24:47 »
curiosa idea, quella di iniziare una storia con protagonista il sale, che comunque rimane una pietra miliare della nostra civiltà. Conosco abbastanza bene la sua storia, per lavoro e grazie ad alcuni servizi in TV.  Aspettiamo il seguito, mi pare un modo di scrivere arguto e moderno.
Piove governo ladro si diceva perchè lo stato pagava in panetti di sale ( salario) e quando pioveva il panetto pesava di più, valendo meno.
Senti lì.....le so tutteeeee.




Se passi dal forum presentazioni, ci farai conoscere il tuo sale personale.  ;D

maestrobrutti

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Una città del sale...2
« Risposta #3 il: Aprile 01, 2014, 21:21:32 »
ma a Rocco non interessano tutti questi preliminari, é come se gli ricordassi di studiare un capitolo intero di scienze naturali, 6/7 pagine sulla materia, oppure di tecnica, ancora peggio a parità di pagine, sulla produzione industriale e sul fabbisogno alimentare, a me però m'è rimasta in testa questa faccenda del sale, che dà gusto a tutto e si perde in esso, ci si scioglie dentro come poi si scioglie dentro a noi, permeabili, salini, cresciuti a sali minerali, Rocco non si esalta mai per le mie divagazioni, nemmeno della mia visita alla città ne vuole sapere allora io continuo ad andargli intorno con la mia cantilena quasi per sfinirlo come un boa... boa vendicator 1 ma Rocco si sfila dalle mie spire con un ringhio roco, tu e il sale, prova ad aggregarlo nel caffè! cazzo (pausa) quell'aggregarlo mi ha fatto storcere naso e bocca, con un stridulo rimbombo fra lingua e palato, una stonatura, una ferita nell'orgoglio, dal sapore che schifo. Anche il sale mi si è afflosciato nei pensieri, e allora ho seguito il corso del fiume, non penso di aver letto come si chiama ma ora vado su wikipedia perché mi fa specie che non ho cercato un'indicazione geografica, però della regione di Salisburgo sì, ma non l'ho trovata, vado su wikipedia, ma in fondo non ci tengo tanto almeno lì e qui alle presentazioni.

1 perché vendica il cobra, rincoionito dal flauto dell'incantatore ellittico
« Ultima modifica: Maggio 07, 2014, 15:37:01 da maestrobrutti »

nihil

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Re:Una città del sale...
« Risposta #4 il: Aprile 02, 2014, 08:17:38 »
divagazioni saline con rocco testimone reticente! :beer:

Hai mai visto le miniere di sale?

maestrobrutti

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Una città del sale...3
« Risposta #5 il: Maggio 07, 2014, 16:17:52 »
...non dura il mio tentativo solipsista di raccontare Salisburgo per me stesso. Devi essere uno scrittore senza scrupoli o affermato o che "pulisce" la scrittura mentre narra (che resta però asettica)... Altrimenti DEVI avere un interlocutore. Scrivere o raccontare per se stessi è come fare un dono che poi rivuoi indietro, anzi che porgi a chicchessia e poi ritiri indietro con un gesto del braccio che non porta vergogna... Allora mi sforzo di essere comunicativo, Rocco, la piazza gira intorno ad una grande chiesa bianca, la facciata è fin troppo bianca, resa quasi artificiale dal recente restauro... Ma di fronte c'è una fila di banchi del mercato, con un forno "su ruote" con quel pane scuro dai semi e dalla crosta rugosa di marca teutonica. Mi attira una grande forma tonda e scura con le noci... Rocco, il pane per me è un dolce e un pasto insieme, uno "stoppino" e un digestivo, una sicurezza... Mia nonna diceva di non esagerare con la marmellata da spalmare o l'affettato da sistemare - a involucro del formaggio oppure viceversa -, di moderarsi: "È companatico!"
Come a dire che il pane già basta e avanza... Anche se dalle mie parti era sciapo, ironia della sorte!
Di nascosto da Tizi e Davide strappo un pezzo di crosta che tiene stretta mezza noce e... mi rassicuro.
Sulle facciate dei palazzi attorno noto dei collettori di metallo per l'acqua da cui scendono antiche grondaie.. Paiono cappelli rinascimentali e danno un tocco particolare alle case seicentesche che si distinguono solo per i colori e i decori, per i profili superiori e le finestre... in una teoria omogenea dell'abitato che circonda la piazza...
Qui troviamo pure un negozio del sale, Rocco, ma mica come quello ad Agrigento, che vendeva pacchi di sale marino - solo quelli e altre fregnacce - affacciato su un incrocio trafficatissimo... La gente diceva che quel vecchio all'ingresso stava lì come "sentinella" di Cosa Nostra... Mah!
Il negozio di sale di Salisburgo assomiglia di più ad uno di quelli che vende santini e religiosità varie ad Assisi... senza più legame con la terra del posto, con il suo humus... Sale dell'Himalaya, da altri luoghi esotici, rosa, nero, marrone, fino, roccioso - come te Rocco -, a cristalli, a fette, da sciogliere o da usare come fulcro d'irradiazione...
Magnetismo ed energia che SALE!
« Ultima modifica: Maggio 07, 2014, 16:32:28 da maestrobrutti »

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Re:Una città del sale...
« Risposta #6 il: Maggio 08, 2014, 09:14:32 »
sono stata a Salisburgo, ma quel negozio lì non l'ho visto. C'erano solo Sacher Tort e un commovente museo di guerra, dove il nemico rappresentato eravamo noi italiani. Negozi di sale li ho visti altrove, con sali esotici in boccette più care dell'oro!
Belle, queste divagazioni saline! :D

maestrobrutti

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Una città del sale...intermezzo
« Risposta #7 il: Maggio 08, 2014, 18:08:25 »
raccontare a Rocco di Salisburgo - o forse di qualsiasi altra faccenda, a parte de la Femmina - è come parlare al vento, anzi peggio, a qualcuno che ti si impone come un nessuno... un niente di niente, lui sta lì che si mette di profilo come una statua levigata dalle intemperie, coriacea, inscalfibile, bruna... E si morde le unghie... Rocco di nome e di fatto, mi fa tentennare nel mio proposito di interessarlo, nella mia buona intenzione di condividere un vissuto... il mio racconto riprende la via del monologo, del flusso di coscienza, del diario intimo... non c'è eco, sulle pareti cerebrali di Rocco, non c'è niente che mi faccia sperare di avere ascolto.
Voglio smettere, ma aggrapparsi al vuoto del suo sguardo obliquo mi fa perdere il filo del discorso, mi fa tornare indietro, al destino dei popoli al cospetto del sale, a quelli che erano lontani dalle vie dell'oro bianco...
Ho abitato ad un incrocio fra la Via Salaria e un'altra via nobile, approdato dal Nord e sistematomi per caso alla confluenza dei popoli delle norcinerie, alle porte di Roma, con in corpo il sapore del pane sciapo! Camminavo a passo d'uomo, come se fossi al Corso, dalla piazza della fontana fino alla terrazza che si affaccia sui due campanili... Pian piano ho cominciato ad andare di fretta, ora sono al massimo, quassù in terra di crucci e di crucchi.
Niente sale in zucca, Rocco, una pietra senz'anima né qualche sostanza... di cloruro di sodio...
Svegliati Rocco, che un fremito ti corrompa, che un sussulto ti scrolli di dosso quella patina impermeabile... Che un cristallo si schiuda sulla tua maledetta corazza insipida! Maledizione!!
« Ultima modifica: Maggio 08, 2014, 20:39:27 da maestrobrutti »

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Re:Una città del sale...
« Risposta #8 il: Maggio 09, 2014, 08:28:33 »
povero rocco, privo di eco...oh che t'ha fatto?!  ;)