(XII puntata) CARSON - Posso dire che Dorian Gray si presta a essere considerato corrotto?
IO - Solo da parte di bruti e illetterati. Le opinioni dei filistei sono di una imbecillità incalcolabile.
CARSON - Un illetterato che leggesse Dorian Gray potrebbe considerarlo corrotto?
IO - Le opinioni degli illetterati sull'arte sono bizzarre. Io mi occupo soltanto delle mie opinioni sull'arte. Di quello che pensano gli altri non mi importa un accidente.
CARSON - Signor Wilde, non potrebbe rispondere una buona volta prescindendo dall'arte?
IO - Non so rispondere a prescindere dall'arte.
(Chiude la cartella)
Ma a che serve ormai? Nemmeno allora servì a qualcosa la mia difesa. Queensberry e i suoi scagnozzi avevano battuto i bassifondi di Londra e avevano scovato ragazzi con i quali ero stato...amico. E quando Carson mi interrogò su quei ragazzi, vacillai e cominciai ad avere veramente paura. Citò nomi e luoghi, alluse a fatti "disgustosi" e poi mi interrogò sui regali che avevo fatto a quei ragazzi. Ero frastornato, balbettavo, un velo di tenebre scendeva lentamente sui miei occhi, sentivo che stavo per svenire...E poi la condanna: due anni di lavoro forzati. Due anni che finirono per distruggermi anche fisicamente. Mia moglie tornò dai suoi parenti,in Italia, con i miei figli. I miei beni vennero venduti all'asta per pagare le spese processuali. Bosie, che non aveva partecipato a una sola seduta del processo, parti, con la benedizione di sua madre, per una lunghissima vacanza in Egitto. (Si commuove, si soffia il naso, arrotola ed accende un'altra sigaretta) Davanti a me ora c'è solo il mio passato. Devo costringermi a guardarlo con occhi diversi. Ma non posso arrivarci ignorando il mio passato, o diminuendolo, o lodandolo, né rinnegandolo. Mi sarà possibile arrivarci solo piegando la testa dinanzi a tutto quello che ho sofferto. (Tira alcune boccate in silenzio) Gesù Cristo ha detto "Sarete salvati perché avete amato". Io per aver amato sono stato condannato. Sono certo che un giorno il mondo condannerà chi mi ha condannato.
(Si chiude lentamente il sipario)