Stanza d'albergo

[Platino]

Stanza d’albergo,
nessuno  conosce
il transito in te,
nel tempo continuo.
Io adesso osservo,
chissà  quanti altri
occhi fugaci o attenti,
si sono persi, tra
queste mura anonime,
quanti atti di vita
si sono consumati,
non solo fermati.

[nihil]

triste, ma la ricerca di umanità prevale anche tra anonime mura.

[presenza]

Quante vite vissute mai raccontate!

[mimmo]

mi torna una immagine bellissima del mai dimenticato Lucio
"stalattiti sul soffitto, i miei giorni con te"

[ninag]

Racconta bene certi luoghi, forse reali  o forse no.

[Platino]

ninag, io per lavoro ho girato molte camere d'albergo, ognuna parlava di se... Da quella di Hanoi, passando per quella di Yakarta o Wangen, magari tutte ipertecnologiche ma sempre raccontano, di lavoro, affari, amori...

[ninag]

Bello viaggiare, sia fuori che dentro, anche dentro una poesia)

[Platino]

Bello viaggiare, sia fuori che dentro, anche dentro una poesia)

Io a volte, più che viaggiare dentro o fuori una poesia, mia o altrui, preferisco respirarla. Una cosa un pò difficile da spiegare, ma non credo di essere l'unico.

[nihil]

già, la poesia è atmosfera, prima che parole.