Ti odio maledetta

[ciro]

              In un topic di qualche tempo fa Nuvola scriveva  che in questa sezione le vere lettere d'amore sono poche e fievoli e non posso che darle ragione. Questa puntuale osservazione mi ha convinto a pubblicare una mia lettera d'amore consegnata a mano 13 anni or sono con l'augurio che ognuno possa vivere un'esperienza così travolgente da non poter nemmeno considerare confronti con altre grandi emozioni che pur la vita ci offre.

 
Ti odio maledetta

Maledico te, il tuo nome, la tua stirpe, la tua terra.
Maledico i tuoi primi passi sulla mia, odiata a ripudiata da sempre ma pur sempre il mio regno.
Maledico il momento in cui dandoti una mano mi hai tirato giù dell’altare sul quale da millenni guardavo il Tutto con il distacco divino che intuivi.
Io che da sempre distruggo miti e dei mi ritrovo fuori le mura del mio tempio le cui porte hai chiuso a chiave.
Io che non avevo che spazio infinito e tempo eterno ora vivo nel tuo tempo finito e nel tuo spazio ristretto.
Maledico la tua certezza che mi inchina ai tuoi piedi strappandomi i vestiti di dosso in attesa che tu affondi i tuoi artigli crudeli mischiando il mio sangue alle mie lacrime.
Maledico la tua incertezza che distrugge in un gioco vorticoso la mia mente annullando le mie certezze.
Maledico gli infiniti attimi che separano i nostri incontri  quando non so mai se un novello Caronte o una divina Beatrice mi verrà incontro.
Nessuna corda, catena, cavo d’acciaio ha mai potuto fermare la mia fuga che tu maledetta  hai fermato senza fermarmi, senza toccarmi.
Ti maledico perché hai sostituito tutta l’aria dell’universo, che solo io sapevo respirare perché non ho patria, pianeta o stella, con quella che tu mi dai quando e come vuoi.
Maledico le infinite volte che ti scaccerò come il male oscuro che mi logora e che pure abbraccio come il mistico fa con la croce.
Ti maledico perché mi fai ardere nella tua passione, accendere con la tua mente, avvampare con il tuo cuore lasciando ogni volta cenere.
Ti maledico ogni volta che allo specchio non vedo l’eterno Narciso ma un’ombra alla cui sommità ci sei tu.
Non ho mai invidiato un uomo, tutti mediocri fino a ieri, ma ho invidiato un cane, Bullo, che scacciato da tutti fu ucciso dai  colpi feroci della crudeltà umana ha chiuso gli occhi con la tua immagine colma d’amore, quell’amore che con mistero dai e togli senza pietà.
Quante volte vorrei affondare la barca in mezzo all’oceano per non lasciare che uno di due sopravviva.
Invece remo con tutte la mie forze fino a morirne per portarti in un porto tranquillo nel quale scopro che tu già sei andata via.
Hai preso il mio corpo, il mio cuore senza chiedermelo.
Ridammi le chiavi del mio tempio e lascia che mi conceda  agli adoratori che si accalcano fuori.
Spezza questo filo che fa di un’aquila un gallinaceo che goffamente svolazza.
Dammi la soluzione per uscire da questo labirinto dove mi illudo che anche tu ti sia persa.
Fai che con un grido disumano mi liberi di  te restituendomi a me stesso.
Ti maledico per tutto questo benedicendoti
Ti odio per tutto questo amandoti.

Amore mio bellissimo.

[presenza]

Intensa nel prima e dopo che racconta a morsi nel suo sapore fino a fare male!

[nihil]

uomo con- dannato all'amore! Fortemente condannato, e sarebbe bello che la condanna sia rimasta a lungo così intensa.

[Platino]

Quando un'uomo ama, profondamente ama e sopratutto senza ammetterlo ... Diventa la peggior espressione. Io per primo.

[piccolofi]

 
     

         Le parole sarebbero poca cosa, cosa inadeguata a tanta intensità, quasi un'offesa.

[patriziagiangregorio]

nn sono molto brava a fare commenti,invio solo un

[ciro]

Ringrazio tutti voi per le belle parole dedicate a questa mia lettera sfogo che mette a nudo i miei sentimenti. Con le mie poesie o scritti non mi ero mai spinto così oltre.
Per me questo è amore, amore di un uomo comune , non certo quello di un illuminato giunto all'apice della sua esistenza terrena e che ormai confonde la sua esistenza con quella universale, senza dipendenza, passione, partecipazione. Ma io questo volevo scrivere perché quello era il sentire del momento e se quel momento dura da tanto tempo comincio a pensare all'eventualità che possa trasformarsi in qualche cosa di più solido di un semplice innamoramento o semplice infatuazione dovuta a mie tare affettive, che tra l'atro non ho.

Se avessi cambiato una sola parola, fosse anche un errore grammaticale, il senso non sarebbe stato più lo stesso.

Amare è un attimo che si trasforma in eternità.

Scrivere vuol dire cogliere tali attimi.

Ciro

[nihil]

sì, è così, cambiare anche una virgola significa dover pensare alla forma e non alla spontaneità, che rende al testo un significato reale.

[Platino]

Non per andar di contro al corale plauso, vorrei anch'io esporre il mio parere e
spero non sia considerato una “provocazione” bensì semplicemente frutto di osservazione, analisi di più di un aspetto dello scritto.
Avendo studiato psicologia, direi che,
dal lato puramente estetico è una bella lettera; per quanto riguarda il contenuto mi sembra si tratti di ossessione o di forte dipendenza affettiva, al massimo  proprio, nella migliore ipotesi e volendo essere magnanimi, di innamoramento, ma, certo, non si tratta di amore.

Ribadisco una mia opinione vissuta e già esternata qui dentro. Quando un'uomo ama, profondamente ama e sopratutto senza ammetterlo ... Nella successiva delusione per un qualsiasi motivo, diventa la peggior ossessione, anche da tradurre a parole. 

[presenza]

Amore e ' dare senza aspettarsi niente, senza viverlo per aspettarsi di riceverlo, amore e' dare incondizionatamente  perche' si e' talmente traboccanti da doverlo donare. Amare e' essere imperatori!

[presenza]

Non occorre essere divinita' per amare in modo incondizionato...


'Un grande amante è sempre pronto a dare amore, e non gli interessa che venga ricambiato o meno. Sarà sempre contraccambiato perché è nella natura stessa delle cose. È come andare in montagna e cantare una canzone: la valle vi risponderà. Avete mai sentito l’eco in montagna o in una valle? Gridate e la valle grida, cantate e la valle canta. Ogni cuore è una valle: se ci riversate amore, risponderà.

La prima lezione d’amore è non chiedere amore, ma dare. Diventa un donatore.

Ma le persone fanno esattamente l’opposto. Anche quando donano, lo fanno solo con l’idea che l’amore dovrebbe tornare indietro: è un commercio. Non condividono, non condividono in libertà, ma con una condizione. Con la coda dell’occhio osservano se c’è un ritorno oppure no. Persone molto misere… non sanno come l’amore funzioni naturalmente. Limitati a riversarlo, e ritornerà.

E se non è ricambiato, non c’è da preoccuparsi – un amante sa che amare significa essere felice. Se arriva, bene; in questo caso la felicità sarà moltiplicata. Ma anche se non è mai ricambiato, nell’atto stesso di amare diventi così felice, così estatico che non ti interessa essere ricambiato.

L’amore possiede una felicità intrinseca: accade quando amate. Non è necessario attendere il risultato: inizia ad amare e pian piano vedrai che una quantità d’amore sempre più grande ritornerà a te. Si ama, e solo amando si arriva a conoscere cos’è l’amore; così come si impara a nuotare solo nuotando, amando, si ama.

Ma le persone sono molto avide: attendono il grande amore per amare e rimangono chiuse, si rattrappiscono in se stesse. Sono in attesa. Un bel giorno arriverà Cleopatra e allora apriranno il loro cuore, ma quando sarà il momento, avranno completamente dimenticato come aprirlo.

Non perdere alcuna occasione per amare. Persino camminando per strada puoi essere amorevole, con un mendicante puoi essere amorevole. Non è necessario che tu gli dia qualcosa, almeno sorridi; non costa nulla, ma il tuo sorriso ti aprirà il cuore, lo renderà più vivo. Prendi qualcuno per mano: un amico o un estraneo.

Non aspettare di amare solo quando comparirà la persona giusta perché, così facendo, la persona giusta non arriverà mai. Continua ad amare. Più amerai e più avrai la possibilità che la persona giusta arrivi, perché il tuo cuore inizierà a fiorire e un cuore che sboccia, attrarrà molte api, molti amanti.'

Osho in 'Quella meravigliosa danza chiamata amore'

[ciro]

 "l'amore del Figlio di Dio, dell'Agnello di Dio che col suo gratuito sacrificio si è fatto crocifiggere"

Nuvola, Nuvola, il povero nazareno extracomunitario si é fatto crocifiggere perché pestava i piedi ai sacerdoti e un poco anche ai Romani! Quanti rivoluzionari o pseudorivoluzionari più importanti di lui sono stati giustiziati da chi deteneva il potere, questo lo dice la storia certa e continua a succedere ancora oggi
La religione è l'oppio dei popoli, la frase non è mia che peraltro ho evitato il rogo.

Se credi ancora nelle favole sugli agnelli  come puoi parlare di amore?
Fai ogni tanto una bella figura. taci!

Ciro, adoratore dell'abbacchio.

[ciro]

L'amore di cui parla Presenza ed altri zammiani in questa Sezione ed altre è l'unica cosa veramente importante su questa Terra e nelle nostre vite. L'amore non ha tempi da rispettare, schemi da seguire ed in questo sta la sua forza. Il dio di cui parli è troppo antropomorfico per meritare qualche degna attenzione e  solo certi livelli di coscienza ne danno una visione superiore o almeno più calzante o almeno accettabile. Mille libri orientali e  occidentali non danno un granello di coscienza in più, a me almeno, non hanno dato nulla. Lo studio può dare conoscenza, ma non coscienza, figuriamoci sentire. Si può denigrare la conoscenza, magari confutandola se si ha lo spessore per farlo, ma il sentire non teme nulla e nessuno, non ha difensori, é intrinsecamente Reale.
Dovessi avere la possibilità di tornare su questa o altre terre tra onori, ricchezze e successo  mille volte declinerei volentieri l'offerta. Ne sarei addirittura infastidito per tale proposta indecente. Niente varrebbe la pena di tanta fatica. A parte l'amore. Benedetto, maledetto, ingrato, goduto, sofferto, inebriante, deludente, cercato, perduto, ritrovato, anelato, intuito, manifesto o solo sognato. Il peggiore amore è nessun amore, di qualunque amore si tratti. Un attimo intenso di amore vale più di milioni di giorni banali e può sfidare tutte le leggi di questa vita, naturali o posticce che siano. L'amore va oltre la fede, la speranza e la falsa carità, sentimenti deboli di una cattolicesimo insulso.

Naturalmente questa è la mia opinione e sarei disposto ad abbandonar Zam perché tu possa esprimere la tua. Voltaire caro, riposa purè in pace nella tua tomba e perdonai l'indegno uso della tua verità più grande, quasi quanto quella dell'amore.

Ciro

[nihil]

perchè non dai l'esempio, paperina? Volgi lo sguardo a orizzonti più meritevoli del nostro e avrai sommo gaudio. 

[presenza]

L'amore gratuito, senza aspettative, senza bisogno, e' l'amore reale, quello che tutti gli uomini dovrebbero vivere e sentire, e' il giusto modo di amare e rivolgerci all'altro senza rischiare di essere mendicanti e poi rimanere delusi. E' vero, la gran parte degli uomini crede d'amare, si avvicina pensando che l'altro colmera' i propri bisogni, ripone nell'altro aspettative e questo per un po' funziona. Ma quando l' altro disattende tali aspettative ecco che ci si sente traditi. E si pensa d'aver amato tanto e l'altro ci ha ripagati deludendoci. No, non e' stato amore, si e' solo spostato nell'altro il proprio bisogno. Se invece comprendiamo che i nostri bisogni partono da noi stessi e colmarli e' un nostro compito per l'amore che prima di tutto dobbiamo a noi, ecco che possiamo muoverci nel mondo in modo incondizionato. Se muoverci con la ciotola in mano non e' servito a niente, non ha colmato la nostra solitudine interiore, allora ritorniamo a noi stessi, comprendiamo le nostre paure e poi apriamoci al mondo. Amiamo senza aspettarci niente e prima o poi gli altri ci riempiranno allo stesso modo.