E' giunto il tempo del sapore antico, l'ho masticato freddo stamattina, non era buono, ormai era passato e dunque l'ho inghiottito tutto per intero. Non si può fare altro quando ogni tanto torna, prepotente come un indigesto. E' che noialtri siamo fatti strani, che voglia abbiamo d'inseguire il tempo senza goderlo, senza nemmeno quello, e poi giunge il pensiero, sempre lo stesso negli anni a questa parte, è lui che ci riporta indietro, e noi diciamo soltanto lì sarebbe stato bello o almeno ancora da provare il tempo.
E invece tutto passa, scorre veloce come il vento freddo, prendere o lasciare mentre si è su quel treno in corsa. Poi quando si scende la stazione è buia, occorre sempre riordinarla e luce all'ingresso per illuminarla. Farla di noi, qualunque cosa accada, perché è quella che scendendo, scegliendo abbiamo fatto nostra.