Autore Topic: Come vincere le elezioni  (Letto 484 volte)

piccolofi

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Come vincere le elezioni
« il: Febbraio 14, 2014, 00:45:03 »

             Come vincere le elezioni  :  il miglior sistema e' non farle.

piccolofi

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Re:Come vincere le elezioni
« Risposta #1 il: Febbraio 15, 2014, 17:07:35 »

     Basterebbe avere un presidente della Repubblica che abbia a cuore e garantisca la democrazia, anziché fare impasti e
     reimpasti tutto sottobanco e in base alle proprie decisioni.
     Pare in Italia che la democrazia sia diventata un optional ( = se va a genio o non va a genio a qualcuno ), e i cittadini
     elettori qualcosa che da' fastidio : neanche " qualcuno ", ma " qualcosa ", ossia una massa di rompiballe che bisogna
     togliere di mezzo, bypassandoli con una nonchalance che lascia allibiti.
     Siamo al III° governo Napolitano, in un paese che non ricordo sia mai diventato una repubblica presidenziale.
     Ma grazie ad intrallazzi vari, ossia al mescolarsi delle convenienze di vari partiti e varie persone, di fatto lo e'.
     Non c'e' dubbio che con questi modi di procedere, sempre piu' menefreghisti della volonta' della gente, poi la gente non
     crede piu' a nulla, in primis alla pulizia e rispettabilita' della classe politica.
     Ma chi se ne frega?
     Alla Casta non frega proprio un accidente se la gente e' scettica e disamorata.
     Anzi, meglio così : così saranno sempre piu' indisturbati a fare i cavoli loro.
     Laddove " cavoli " sta per " interessi e tornaconto ".
     E che la piantino di rompere col " bene del Paese ".

piccolofi

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Re:Come vincere le elezioni
« Risposta #2 il: Febbraio 20, 2014, 18:07:45 »
 Si, brontolo, ma finora sono andata a votare.  Quando ho potuto.  Ossia fino a che me lo hanno lasciato fare.
Presagendo, o meglio paventando, che sarebbe potuto arrivare un momento in cui non avrei magari avuto piu' questa possibilita'.
La democrazia non te la puoi " riprendere con la forza ", perche' non sarebbe piu' democrazia : sarebbe un possibile inizio di guerra civile, ma in Italia possiamo star tranquilli da questo lato, perche' gli italiani sono disposti a far casino solo per il calcio...
La forza della democrazia, la dignita' della democrazia, sta proprio nel non fondarsi sulla forza materiale, quella che sai dove e come inizia ma non come e dove finisce.
Chi sostiene l'uso della forza, ossia della brutalita', opera una sopraffazione, sia pure animato magari da validi intenti, e non puo' piu' dare lezioni di civilta' a nessuno o proporsi come modello.
La violenza e' una sconfitta, checche' ne pensino gli ideologicamente esaltati di ieri e di oggi.
Io non rispetto la gente così debole da credere che si possano affermare dei principi con la forza, con la coercizione mentale e fisica degli altri.
Tutti gli idioti sono capaci di violenza, invece le persone migliori e piu' illuminate adottano altri metodi, sia pure cento volte piu' faticosi e lunghi quanto a risultati che non la scorciatoia della forza.
Anche perche' la violenza chiama violenza, e' solo destabilizzante, sicuramente destabilizzante, e non risolve nulla.
Come si puo' credere di riappropriarsi della democrazia con la forza?
Sono slogan, sono scemate, sono pura propaganda.
Mi meraviglio poi se albergano nella mente di chi ha principi cattolici .
« Ultima modifica: Febbraio 20, 2014, 18:26:14 da piccolofi »

piccolofi

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Re:Come vincere le elezioni
« Risposta #3 il: Marzo 05, 2014, 18:02:11 »
 Come " mente illuminata " vai a scegliere proprio Grillo?  Mi verrebbe quasi da ridere.
 Grillo, dai tempi in cui faceva il comico, è sempre stato un mattatore, un arringapopolo
 ( già allora ), un animale da palcoscenico, e già allora mi dava fastidio questa iper-valutazione di
 se stesso, questo suo invincibile bisogno di strillare nel microfono e arringare le folle sotto di lui
 a naso in sù.
 Magari mette il dito nelle piaghe, magari non ha paura di denunciare le schifezze che tutti noi
 vediamo e che i più considerano ormai ordinaria amministrazione, peccatucci veniali ( ! ), però
 pensare di affidare la salvezza a lui mi pare ingenuo, rispondente ad un terribile quanto compren
 sibile bisogno di illudersi.  Lo capisco questo bisogno, ma lascio agli altri certe speranze.
 Un po' come quelli, in Occidente, che si ostinavano a voler credere che dalle primavere arabe nei vari paesi mediorientali, dal buttar giù i satrapi, sarebbe nata la resurrezione e una sorta di democrazia : non ci ho mai creduto neanche per un attimo, e purtroppo gli sviluppi mi hanno dato
ragione.   Non ci ho creduto non per " disfattimo ", come direbbe qualcuno, ma per semplice rea-
lismo e buon senso.
Così non posso credere che chi si vota alla pura opposizione e alla pura denuncia ( di denunciare sono capaci tutti, benchè non nello stesso modo pittoresco ), chi espelle quelli che non si vogliono far tirare i fili da lui, possa essere mai un salvatore della patria.
Un dittatore in pectore magari si, i numeri ce li ha, ma per la ricostruzione e la positività....
Siamo pieni di gente che a parole è splendida e poi, non appena passa ai fatti, mostra il baco.
E svela l'antica molla segreta dei politici di ieri e di oggi : l'ambizione personale, il desiderio di autoaffermazione.  Condito dalla carriolata di soldi che cominciano a prendere non appena mettono il punto B sulla poltrona e non smettono più di percepire.
Sono ormai arrivati, alla faccia degli ingenui, e al diavolo le promesse.
Se uno proprio vuole combattere la depressione, meglio una pillola che un politico.
Quando faranno politica per pochi soldi, uno stipendio adeguato che non sia un insulto ai troppi povericristi che non ce la fanno più, allora magari crederò che il loro fare politica viene da una spinta etica e migliorativa. 
Sono disfattista?  Meglio esser beccaccioni?