Autore Topic: L'Italia gli italiani  (Letto 398 volte)

presenza

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L'Italia gli italiani
« il: Febbraio 06, 2014, 23:33:21 »
Il nostro è un bel Paese, senza retorica, senza falsi miti. Ciò che manca è la coesione e il senso d'appartenenza che invece dovrebbe caratterizzare ogni italiano. Infatti ciò che distrugge un Paese sono le discordie interne, le lamentele fini a se stesse e le critiche senza propositività in cambio, questo ce lo insegna la storia, almeno dovrebbe.
E così gli italiani sono critici tra italiani, e codardi all'estero, senza un minimo di amor di patria che è poi ciò che salva un paese anche il peggiore.
Leggo lunghe, larghe e approfondite analisi su ciò che non funziona, su chi non si sente e non si identifica, su come sono, dovrebbero o non dovrebbero essere gli italiani, sulle mancanze, sulle incapacità, e sui vuoti e chi scrive tutto ciò? Un italiano. E chi è l'italiano? Un cittadino che parla ovunque e si lamenta al bar, in piazza, alle poste, dal medico, sull'autobus, su internet. E di che si lamenta? Dell'incapacità di se stesso.
Proprio così, è facile puntare il dito e dire l'altro, ma l'altro chi è? Ognuno di noi è l'altro per un altro, quindi chi è l'altro se non noi stessi? E noi stessi siamo quello che pensiamo, quello che creiamo, quello che decidiamo, a noi sta la scelta e giudicare non è una scelta è mettersi in cattedra senza fare niente.
Una società migliore è una società pensante, propositiva e fattiva. E' una società che si allinea alla vita così com'è affrontandola nei suoi svariati aspetti. E' una società che non promuove la guerra tra poveri, ma si sostiene in ciò che ha.
E si sostiene non contro l'altro, lo straniero, ma per se stessa e per quel senso di identità e appartenenza che dovrebbe far “sentire nell'anima” l'italianità.
Rincorrere la malvagità, l'ignoranza, la furberia, la stupidità fa perdere il vero senso della ricerca umana e allontana dal punto di vista. Sì perché la felicità o il dolore scaturiscono essenzialmente dal modo di pensare. Contrapporre dovrebbe essere più giusto, allargherebbe il punto di vista e produrrebbe compassione per andare oltre e non fermarsi all'abbrutimento del pensiero.
Pestare l'acqua nel mortaio, non produce farina.
Pertanto amo il mio Paese, le sue tradizioni e la possibilità di poterle mettere a confronto con altri Paesi e tradizioni per un arricchimento culurale.
Amo gli italiani uomini di lettere, filosofia, scienza e arte, amo la povera gente che si difende con dignità e amo gli sforzi per affrontare il quotidiano ogni mattina, di chi si sveglia e deve sbarcare il lunario e di chi è riuscito a vincere credendo nel suo sogno e realizzandolo. Amo la nostra storia, maestra e compagna e le testimonianze per non dimenticare e non dormire su ciò che ci viene dato. Nulla è scontato, nemmeno esserci a questo mondo e bistrattarlo è un insulto all' intelligenza umana e alla capacità di trovare una risorsa.

presenza

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Re:L'Italia gli italiani
« Risposta #1 il: Febbraio 09, 2014, 00:51:56 »
Essere italiani [...] non è la conseguenza di una coincidenza geografica ma piuttosto una scelta, una vocazione, un grado di maturità dello spirito.

Luigi Barzini (junior), Gli italiani, 1965

nihil

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Re:L'Italia gli italiani
« Risposta #2 il: Febbraio 09, 2014, 12:10:58 »
secondo ultimi studi, gli italiani sono il popolo com maggior differenza di geni, ovviamente dovuti alle continue invasioni, da qui ci è passato il mondo! le regioni italiane furono implementate dall'Imperatore Adriano in base alle etnie presenti, il che la dice lunga, eravamo già diversi all'epoca e la cosa non è migliorata. Come fà un siciliano a intendersi con un trentino? il carattere di ascendenza è diverso, la mentalità è diversa, la prima arabeggiante, la seconda tedescheggiante. E non solo si tratta di etnie diverse, ma anche il clima influenza il carattere dei popoli. Inoltre noi siamo super critici con qualunque governo ( e purtroppo non a torto) forse anche per un motivo...chiunque ci abbia governato è stato visto come un invasore, un conquistatore, un abusivo del potere, uno straniero! Noi non possiamo amare il governo perchè lo viviamo come un'imposizione, a causa proprio delle continue conquiste subite. Da qui nasce la mania di parlare male dell'Italia e degli italiani. E invece siamo un popolo pieno di difetti, ma grandioso, perchè la nostra grandiosità riflette la capacità di sopravvivere, di ragionare autonomamente e di farsi fregare al massimo per 20 anni, tanto per provare l'uomo nuovo, che poi da nuovo diventa vecchio e allora si cambia registro. Non che le scelte migliorino, questo è vero, ma almeno ci proviamo. Altre nazioni sono diventate nazioni secoli prima di noi, vedi la Francia o l'Inghilterra e persino la Spagna, grazie forse anche a confini naturali ben disegnati. Noi poveracci, con solo sponde, aperti a tutti gli ingordi abbiamo solo subito. Dal 1861 siamo popolo unito, abbiamo bisogno di tempo per amalgamarci e magari qualcosa che ci renda orgogliosi di essere italiani. Io ci spero, perchè se andiamo avanti così...continueremo a farci schifo da soli.
E lasciamo stare Mussolini!

nihil

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Re:L'Italia gli italiani
« Risposta #3 il: Febbraio 09, 2014, 16:37:53 »
hahahahah visto i risultati, che ce ne facciamo di altri 10 Mussolini?

Micio

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Re:L'Italia gli italiani
« Risposta #4 il: Febbraio 09, 2014, 18:08:21 »
Gli Italiani non esistono, poche storie, esiste una nazione chiamata Italia e una Lingua Italiano, ma non esiste nessun vero italiano, dato che intanto all'iterno di questa nazione sono presenti più di 30 lingue diverse con colture diverse, anche Mussolini bene o male voleva cancellare le culture regionali, quindi poche storie l'Italia continuerà ad affondare se noi che l'abitiano non reagiremo per essa contro chi vuole distruggerla.

presenza

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Re:L'Italia gli italiani
« Risposta #5 il: Febbraio 10, 2014, 23:18:56 »
Signori, di grazia, lasciate perdere le dominazioni, le mescolanze di sangue, le differenze di geni, la diversità di etnie, le invasioni, le culture diverse e per finire i dittatori e le proposte di rieducazione e migliorie sul carattere e le capacità.
Mai frase fu più azzeccata di quella di  Luigi Barzini che ancora qui ripeto, perché repetita iuvant: Essere italiani [...] non è la conseguenza di una coincidenza geografica ma piuttosto una scelta, una vocazione, un grado di maturità dello spirito.
Pertanto affermo: l'italianità è nell'essenza, nella radice, nel profondo di ognuno di noi. L'esistenza di una categoria quale il bravo, l'onesto, come il furbo e il disonesto non fa l'italiano, quanto la persona in generale che può trovarsi ovunque a questo mondo. 

Micio

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Re:L'Italia gli italiani
« Risposta #6 il: Febbraio 11, 2014, 14:15:36 »
Appunto, Italiani si diventa, lo si crede, non si nasce.