Il bosco delle volpi
Ci ho messo così tanto tempo a spiegarle perché e solo adesso me ne rendo conto, adesso che non ho più tanto tempo e mi basta stare ad ascoltare il vento. Il cane fuori, quello che non è mio mi fa paura, qualcuno ha detto che quando si lamentano vogliono sempre avvertirci di qualcosa, eppure il mio sta qui al caldo e non si muove, ogni tanto mi guarda e poi passa a se stesso. L'unica cosa che mi rimane dunque, è bere e non farle fare più tante domande, tanto lo so ormai che non servirebbe a niente risponderle, non capirebbe ancora ed altri quattro anni, sì proprio così tanti, passerebbero prima di ricominciare ancora. Sembra soltanto ieri quando mi sono imbarcata in questa storia, che poi è la scelta per la quale adesso sono qui con un cane ai miei piedi ed una stufa a farmi da calore, non dico che ciò è male, e tuttavia nemmeno avrei voluto sacrificare il tempo in nome del mio amore. Sto qui ai ricordi, e non mi godo il tempo per pensare, loro sono a togliere il mio tempo e lei, mia madre, a non volerlo riconoscere.
Che ho fatto in tutto questo tempo, sembra come se il pavimento non fosse mai stato spazzato, la polvere è ferma su tutto quanto ho intorno, e solo in cucina qualcosa si ravviva a pranzo e a cena.
Stasera il vento sbatte le mie porte, per questo ancor di più affiorano i ricordi, come quel giorno, come quella volta, e se anche bevessi litri di tisane, non riuscirei a placare l'ansia che mi assale. Non un'ora soltanto, ma anni di questa vita rubata dal passato, legata ad una sorte combattuta senza forze, forse non ci ho creduto in fondo veramente, o forse non sono stata capace ahimé d'essere presente. E lo so che avrei dovuto togliere di mezzo tutto quel prima che non ha più ragione, e quando l'ho tentato ho chiuso poi la porta sconfitta da quell'abbraccio. Sono le foto, oggetti inanimati, vissuti solo nella mia memoria, ormai scollati e solo carta straccia.
Che c'è che adesso anche tu abbai a più non posso? Rompi così facendo il mio silenzio, e non mi dai la voglia di quel tempo, costringi solo ad essere presente ed io non voglio e rifiuto tutto anche ascoltarti!
Oh per fortuna che ti sei azzittito, cane ormai rassegnato a vivere in sordina, sei come me per questo quel giorno ti ho raccolto. Qualcuno ha rubato il tuo presente, per questo adesso dormi, come dormo anch'io, perché vivere è più difficile che ricordare.
E adesso il mio titolo:
L'amore ai tempi del colera
di G. G. Marquez