Autore Topic: Una storia sola  (Letto 457 volte)

presenza

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Una storia sola
« il: Gennaio 18, 2014, 23:48:50 »
Lei arrivò ch'era già pomeriggio, aveva prenotato una stanza d'albergo perché non sapevano dove andare, lui una casa ce l'aveva, ma ancora non si era separato dalla moglie e le sue finanze erano davvero scarse. L'unica cosa che riuscì a fare fu di andarla a prendere per poi fuggire da quella città spia che sembrava avere occhi dappertutto. Si dissero poche parole, ricordarono per lo più il tempo passato, erano ragazzi quando si erano lasciati e si ritrovavano adulti e spogliati, sì, di quel tempo che avevano vissuto con tante aspettative, della spensieratezza di quei giorni d'estate, dell'amore che non erano riusciti a dare. E così in quella stanza d'albergo con la moquette anni 70, un letto anonimo e qualche stampa alle pareti guardarono le rughe, il loro sorrio spento, i figli che avevano messo al mondo, la solitudine inaccettabile che li aveva spinti a cercarsi oltre il tempo. Impararono chi erano in soli due notti, e la mattina del lunedì si salutarono con tanta velocità per non pensare, per non sentire quell'enorme vuoto ch'erano riusciti a creare. Lei con la sua valigia rossa attese l'autobus per l'aeroporto, e lui dentro la sua auto fredda si diresse verso casa in silenzio. 

ciro

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  • Un soffio vestito di parole diventa poesia
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Re:Una storia sola
« Risposta #1 il: Gennaio 19, 2014, 08:04:16 »
... riempirsi di vuoto per continuare a pesare qualcosa ancora

Ciro

nihil

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Re:Una storia sola
« Risposta #2 il: Gennaio 19, 2014, 08:49:10 »
che tristezza, cercare di riagguantare per la coda il tempo e le speranze passate e non riuscirci! Brava, come al solito, in poche righe, grandi emozioni e atmosfere.  :-*

ectobius

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Re:Una storia sola
« Risposta #3 il: Gennaio 19, 2014, 09:49:47 »
Una storia senza storia.
Storia mai consumata e voluta dal destino che continua a tenere comunque uniti fuori del tempo, e il destino non ha qualifiche: non esiste “un destino cinico e baro”. Al destino non ci si può e non ci si deve opporre, anche quando abbia dato inizio ad una storia che non doveva essere presa in considerazione, una storia che comunque e inevitabilmente avrebbe perseguitato gli attori.
La storia doveva sopravvivere solo come leggenda: fatta di desiderio più che di possesso; di parole di pianto nel sentimento di una perdita senza rassegnazione; di sacrificio per farla sopravvivere in un volo alto e trasparente da mai costringere a scendere a terra!
Tutti quelli che tornano indietro vivi da questo mistero, infatti, avranno occhi scavati in profonde occhiaie e labbra arse… perenni reduci da una malattia.

presenza

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Re:Una storia sola
« Risposta #4 il: Gennaio 19, 2014, 11:53:45 »
A volte quando non si accetta la solitudine dagli altri riconsiderando la compagnia di se stessi, si raschia il fondo di un barile, e il risultato è triste...
Solo quando si riconosce che stare con se stessi è altrettanto bello di come stiamo quando siamo in compagnia, allora è vita.

ectobius

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Re:Una storia sola
« Risposta #5 il: Gennaio 20, 2014, 07:47:00 »
Il destino è una strana entità che, più spesso di quanto si creda, è già in noi… in germe in noi stessi... un po’ innato e un po’ acquisito... e  prima o poi germoglia. E allora bisognerà accettarlo e vivere l’ineluttabile con dignità. E’ stupido ribellarvisi, e aggettivarlo e spregiarlo, ché “cinico e baro” sei tu stesso e  la vergogna (se vergogna dovrà esserci) devi tenerla tutta per te stesso!
« Ultima modifica: Gennaio 20, 2014, 15:32:29 da ectobius »