Sono trascorse, velocemente o lentamente, a seconda di come si vivono i riti obbligati ai quali la società ci obbliga e ci vede, comunque, partecipi e alla fine di tutto il bailamme di luci, colori, vetrine addobbate, cenoni e pranzi che si rincorrono (una gara, quasi, a chi più prepara e mangia) come se non ci fosse più tempo, dopo, per ritrovarsi. Un affannarsi in appuntamenti in orari e spazi ritagliati, quasi strappando (il tempo) a se stessi oltre che agli altri, perché é il tempo dei festeggiamenti e a questi non ci si può sottrarre, se no che festa è? Ma tutto questo ha poi un senso? E cosa ci dovrebbe portare, se non all'affannosa ricerca della felicità che ci aspettiamo dai festeggiamenti, che se non si realizzano nella maniera tanto attesa ci lasciano delusi, scontenti e senza energie (poichè molta la si é spesa, appunto, per festeggiare). Concentriamo, dico io, molte o forse troppe aspettative in alcuni momenti topici dell'anno, non considerando, invece, che questi (momenti) potrebbero essere ricercati (da soli o con altri) durante l'anno, come e quando più si desidera ( o se ne avverte il bisogno). La corsa agli acquisti, coniugata all'esigenza del regalo fatto, quasi sempre, perchè si usa e si deve fare,, svilisce il valore dell'atto stesso, nel momento in cui lo pensiamo (non spontaneamente) e lo realizziamo (con fatica e affanno, il più delle volte). Ci stringiamo intorno a noi stessi e, quando va bene, accogliamo qualche raro sporadico amico all'interno della "tribù", alla quale sappiamo di appartenere, non sempre per scelta, quasi sempre per comodità e abitudine. Ci auguriamo, alla fine dell'anno, le migliori cose e fortune e, all'indomani, torniamo ad essere quello che tutti noi sappiamo essere il vero volto della società che ci siamo dati: un'orda di soggetti, pronti a scannarsi per un "vantaggio" o un "posto al sole" e, comunque, per il proprio tornaconto. Le cronache quotidiane, del resto, testimoniano la crudezza e la poca umanità del nostro vivere quotidiano. Auguriamoci un cambiamento, una evoluzione del pensiero umano e maggiore disponibilità verso il prossimo (non solo verso gli amici e conoscenti), consapevoli che attraverso la crescita dello spirito degli uomini (quello che ci distinguerebbe dagli animali), in senso laico o religioso, contribuirà a rendere la vita su questa Terra accettabile e piena di risorse, per tutti naturalmente. Buon Anno, a tutti.