Ecco la storia di una voce soltanto, di lei che andava in giro a cercare tanto, orecchi, volti nuovi e anche vecchi ad ogni passo. Voleva dire e far capire agli altri che solo cantando si affinano le voci, perciò andava di piazza in piazza e monti e laghi di paese, a portare la sua voce, per essere ascoltata.
Vorrei parlare della compassione, di quella che toglie sofferenza e dona gioia agli altri, sì di quella che praticano gli uomini saggi, quelli senza cravatta, di quella che muove il mondo verso una direzione, di quella che conosce anche il respiro della benevolenza e dona il proprio cuore.
La voce così diceva, lei un'esperienza di vita vissuta intensamente quando tutto il resto in un momento sembrava non avere senso. E più parlava più si confidava, più quel sentire penetrava. Magari anche una parola, non occorre tutto e tanto, ne basta una e non proprio ogni tanto.
Vorrei parlare e non sto zitta affatto, non c'è motivo di rimanere all'ombra quando è gentile vivere per ciò che siamo.
La voce soltanto poi divenne spiaggia, si colorò di rosa, azzurro e bianco, un mare di pesci affiorarono dall'acqua, e lei allora si fermò a guardare e poi continuò serena per la sua strada.